Vettel: casco per Senna e deludente 2° posto in griglia

Dalla vettura numero uno arriva, nel pomeriggio piovoso di Hockenheim, una notizia: Seb Vettel, padrone di casa (per di più iridato bis) non ha centrato la Pole per la seconda volta consecutiva. E ciò, come già detto, è una notizia.

Sebastian da Heppenheim ci aveva abituato bene negli ultimi due anni: pole a ripetizione e poi? Poi, gli avversari, lo vedevano prima dello start e lo rivedevano puntualmente sul gradino più alto del podio a festeggiare con bottiglia di champagne, coppa del vincitore e tanti sorrisi. Quest’anno la musica è completamente cambiata e Seb ne risente eccome.

La mancata pole position di oggi, per di più andata all’avversario più pericoloso per il mondiale, ovvero Fernando Alonso, ha scatenato l’insoddisfazione del tedesco di casa Red Bull: “Il tracciato era in buone condizioni solo verso la fine delle qualifiche. Peccato che abbia perso del tempo dietro Mark (Webber) nel mio giro finale, il mio migliore. Ma certamente vi erano condizioni tali che sarebbe stato impossibile non commettere alcun errore. La pista era allagata. Penso avessimo tutte le carte per fare la pole ma Fernando è stato bravissimo. Ha adottato un’ottima strategia che gli ha permesso di stare davanti a noi. In tutti i modi, domani, partirò in prima fila e la chiave per fare bene sarà essere consistenti per tutta la gara e saper sfruttare ogni occasione che si presenta. Peccato per oggi, sono deluso“.

Dalla notizia della mancata pole, ecco invece un aspetto che, in Vettel, non fa più notizia già da un pezzo, è l’ennesimo cambio di livrea del casco. Ad Hockenheim, GP di casa, Vettel si è presentato con un casco bianco-dorato con una dedica ad Ayrton Senna sul cupolino. Il casco però è stato utilizzato solo in Q1, perchè preparato per essere utilizzato solo sull’asciutto. Sul bagnato è stato utilizzato il casco preparato per Silverstone. Purtroppo quindi, il richiamo ad un mago della pioggia qual’era Ayrton, non ha aiutato Vettel a conquistare la pole sotto l’acqua. Chissà domani…

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