McLaren, a Budapest nuovi aggiornamenti per la Mp4-27

Occorreva una scossa in casa McLaren e scossa è stata. Dopo la miseria dei soli 54 punti raccolti dai due alfieri del team di Woking (47 da Hamilton e solamente 7 da Button in piena crisi) dal GP del Bahrain sino alla penultima prova disputata, a Silverstone, Hockenheim avrebbe dovuto rappresentare la prima vera opportunità di riscatto.

Un periodo nero, quello passato dagli uomini di Whitmarsh, apparentemente inspiegabile: la vettura era quella nata meglio di tutto il lotto. Sì, anche meglio del “terrore degli asfalti” degli ultimi due anni, ovvero la Red Bull. Un vantaggio di prestazione dilapidato in pochissimo tempo, dopo averlo palesato alla prima gara all’Albert Park con la splendida vittoria di Button.

Aggiornamenti inefficaci, errori macroscopici e decisivi ai box, piloti nervosi o in crisi profonda hanno fatto sì che la McLaren non concretizzasse i risultati ampiamente alla loro portata. Nel frattempo vi è stato un enorme recupero prestazionale da parte dei “bibitari” e degli uomini del Cavallino Rampante, i quali hanno messo in grave crisi il team inglese, portandolo a distacchi importanti in entrambe le classifiche, comandate rispettivamente da Red Bull e  Fernando Alonso.

Ecco però la fantomatica propensione all’immediato recupero tecnico che, a Woking, è ben più di un semplice vanto. Quasi un marchio di fabbrica. Ad Hockenheim abbiamo potuto osservare quanto le McLaren fossero performanti sin dalle prove libere del venerdì, nonostante siano da sempre sessioni in cui i tempi fatti vadano presi con le molle. Questo recupero è stato talmente evidente da portare nelle primissime posizioni in qualifica e soprattutto in gara un pilota decisamente in crisi tecnica come Jenson Button. A prova di ciò possiamo ricordare il secondo posto conquistato (ringraziando la fretta di Vettel) ed il podio che è arrivato dopo ben sette gare dall’ultima piazza d’onore in Cina.

Dopo aver presentato appunto modifiche all’ala anteriore ed alle fiancate, completamente rimodellate per aver miglior efficenza aerodinamica (ricordiamo l’articolo scritto da Marco Di Marco sulle innovazioni tecniche portate al GP di Germania), arriveranno nuove soluzioni già dal prossimo GP, in programma questo fine settimana, all’Hungaroring. Questi aggiornamenti saranno dedicati prettamente all’aerodinamica, elemento sempre più fondamentale nella F1 moderna.

Whitmarsh fa sapere che: “Ci saranno alcuni aggiornamenti anche a Budapest. Non bisogna certo sedersi sugli allori, anche perchè abbiamo tantissimo da recuperare in classifica. Il recupero è stato evidente quanto importante. Dobbiamo continuare così. Per Monza e Spa avremo pacchetti dedicati per le piste superveloci ed a Budapest dovremo fare passi avanti ulteriori sul passo di gara per tornare al vertice al più presto“.

La propensione alla rapidità di recupero nelle prestazioni degli uomini McLaren, dunque, rappresenterà sicuramente un fattore decisivo in qualunque caso: se la Mp4-27 dovesse tornare competitiva sino alla fine, Hamilton e Button (soprattutto l’anglocaraibico) potrebbero avere velleità di vittoria per quanto riguarda il titolo piloti. Se invece, le prestazioni della vettura dovessero essere altalenanti come in questa prima metà della stagione 2012, le McLaren potranno fregiarsi del titolo di “arbitri del Mondiale”, togliendo punti ad Alonso, Vettel e Webber, ovvero i tre più quotati candidati all’iride in questa incertissima stagione.

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