Ennesimo venerdì ermetico per Red Bull

Questo venerdì non sarà certo ricordato come uno dei più brillanti ed impressionanti da parte della Red Bull. Un 13° ed un 14° posto per Webber, secondo in classifica piloti, un 16° ed un 8° posto per il Campione del mondo in carica Sebastian Vettel fotografano perfettamente l’andamento dei primi due turni di prove libere del GP di Ungheria.

GP d’Ungheria che non è stato risparmiato dall’ormai consueto temporale, che ha costretto tutti a girare con Full Wet o Cinturato Intermedie, non permettendo ai team di compiere totalmente il lavoro previsto per i primi due turni di prove libere, destinati alla comprensione delle coperture ed al loro adattamento al tracciato e all’assetto delle monoposto.

Grande ottimismo trapela dalle parole post-libere di Seb Vettel, il quale non è affatto preoccupato dal tempo perso causa pioggia: “Abbiamo un margine di miglioramento prestazionale importante. Domani avremo tutto il tempo per far quadrare ogni minimo particolare e prepararci alle qualifiche. nella prima sessione di libere, abbiamo notato che il nostro passo con le soft è soddisfacente, sfortunatamente però il meteo ci ha impedito di fare long run con le Medium e non abbiamo dati a sufficienza con quel tipo di mescole. Vedremo domani cosa riusciremo a fare“.

Decisamente meno propositivo s’è dimostrato Mark Webber, reduce dal deludente ottavo posto ad Hockenheim e molto cauto dopo i primi due turni di prove libere all’ Hungaroring: “Abbiamo compiuto run sull’asciutto e sul bagnato, però c’è ancora davvero tanto lavoro da fare. Non sono affatto contento di ciò che abbiamo fatto oggi. Fortunatamente però è solo venerdì. Abbiamo notato che in alcune parti della pista siamo molto performanti, ma perdiamo in altre. Ci lavoreremo sopra stanotte, per cercare di eliminare questo gap. Ho bisogno di lavorare per bilanciare meglio la mia monoposto e non si tratta certo di cambiare le mappature del motore. Non è quello il fattore determinante“.

Dichiarazioni aziendaliste, quelle di Webber. A maggior ragione dopo aver prolungato il contratto che lo legherà ancora con il team di Milton Keynes. Domani, come sempre, le lattine usciranno allo scoperto. In tal maniera, riusciremo forse a scorgere gli eventuali effetti della mancanza delle mappature irregolari al motore Renault. Webber giura che, le mappature in questione, non fossero un fattore determinante. Alla pista l’ardua sentenza.

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