Penalità Vettel: effetto “Grosjean”?

Giusta o sbagliata? Questo è il dilemma! Quel che è certo è che la penalità subita da Vettel per la manovra di difesa sul tentativo di sorpasso di Alonso ha innescato una polemica che farà discutere a lungo addetti ai lavori e non.

Senza dubbio la manovra del campione del mondo in carica è stata cattivella e pericolosa, ma, riguardando le immagini, non lo è stata, in fondo, più di quella effettuata l’anno scorso da Alonso a parti inverse, con la differenza che la manovra del 2011 di Vettel, riuscita, è diventata uno dei sorpassi più belli di sempre, mentre quella del 2012 di Alonso, fallita, è diventata pretesto per una penalità al tedesco.

Il video seguente mette a confronto in maniera estremamente chiara i due episodi, a destra quello del 2011, a sinistra quello del 2012:

Dopo aver analizzato i due episodi diventa estremamente difficile capire il motivo per il quale i commissari hanno deciso di penalizzare Vettel con un drive through, considerando anche che, nei giri successivi, Alonso è riuscito a superare (per altro nello stesso punto) il tedesco. Certamente la manovra è stata pericolosa, in quanto i piloti in quel punto sono in piena velocità ed un eventuale contatto o un’ uscita di pista possono avere conseguenze rilevanti. Il comportamento dei due piloti nelle due occasioni, però, sembra incredibilmente similare, con un vantaggio di pochi centimetri di “sportività” quando era Alonso a difendersi.

C’è, però, un’altra importate differenza, che, con alta probabilità, ha influenzato la decisione dei giudici di gara: la recente squalifica inflitta a Grosjean per il botto al Gp di Spa. Il drive through inflitto a Vettel, infatti, dovrebbe confermare la “linea dura” intrapresa dai giudici nei confronti dei piloti che si macchiano di episodi pericolosi. Certamente tale linea è condivisibile, visto che la Formula 1, come tutti gli sport motoristici è e resterà uno sport pericoloso ed è necessario che qualsiasi cosa si possa fare per la sicurezza vada fatta; ma è anche il caso che i commissari non eccedano nelle penalità, disincentivando i sorpassi “da brivido”, che in fondo sono l’essenza di questo sport.

 

 

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