Raikkonen, quinto, salva una Lotus sottotono

Il quinto posto di Kimi Raikkonen a Monza vale una fortuna, soprattutto considerando i ritiri “pesanti” che hanno caratterizzato la corsa, ma che non riflette le difficoltà che hanno caratterizzato tutto il weekend brianzolo della nero-oro.

Così come nelle libere e nelle qualifiche, anche in gara la monoposto di Enstone è mancata in velocità e ciò non ha consentito a Raikkonen di fare meglio dell’ottava posizione in griglia (poi settima per la penalità di Di Resta) e del quinto posto in gara, maturato soprattutto grazie alle difficoltà, ancora maggiori, delle due Mercedes, nonché dei ritiri di Button e di entrambe le Red Bull, che avevano certamente il potenziale per arrivare davanti.

E’ una Lotus che quindi non ha ben digerito le alte velocità di Spa e soprattutto di Monza, ma che ha comunque incamerato punti in ottica mondiale, a conferma che il potenziale c’è tutto; un potenziale che nelle prossime gare, certamente più congeniali alla E20, potrà consentire a Raikkonen di giocarsi le sue ultime chance mondiali o, per lo meno, di ottenere almeno una vittoria. Intanto il finlandese è terzo nel mondiale, proprio davanti ai due della Red Bull.

Gara comunque anonima per Raikkonen, anche perchè tutta l’attenzione si è concentrata sulle posizioni di vertice. Il finlandese è stato a lungo in bagarre con le due Mercedes, su cui ha avuto la meglio, e la Force India di Di Resta, ed è stato anche autore di bei sorpassi, ma la sua gara non è stata certo entusiasmante come in altre occasioni. Sono contento di essere in terza posizione nella classifica piloti – commenta iceman al termine della corsa – m abbiamo perso punti rispetto ad Alonso e non è una gran cosa. E’ stato un weekend difficile, non eravamo veloci nei rettilinei ed era difficile sia tenere gli altri dietro che tentare i sorpassi, anche con il DRS. Abbiamo scelto la strategia ad una sosta e le gomme erano apposto. Abbiamo cominciato la corsa pensando di ottenere una settima o una sesta posizione, quindi la quinta piazza era davvero il meglio che potevamo fare questo weekend.

Senza infamia e senza lode la gara (e l’intero weekend…) di Jerome D’Ambrosio. Il belga ha fatto quello che poteva, tenuto conto che era a digiuno dagli scorsi test del Mugello. A ciò si aggiungono i guai al KERS, che hanno certamente reso ancor più difficile la gara di Jerome. Gli va dato il merito, però, di aver portato la macchina al traguardo intera ed ai margini della zona punti, l’ultimo dei “normali” prima di Caterham&co. E’ stata una corsa lunga e difficile per me oggi – ha commentato il belga. Dopo aver perso il KERS al sesto giro si è messa male e perdevamo circa mezzo secondo a giro. Ho fatto una buona partenza ed ero in lotta con Ricciardo e Rosberg ma quando ho perso il KERS impossibile tenere il ritmo e sono scivolato indietro. L’ultimo stint con le medie è stato molto buono e non ho commesso troppi errori; quindi con un po’ più di fortuna avrei potuto fare un risultato migliore. Il mio obiettivo era finire la corsa e ci sono riuscito, quindi alla fine non posso lamentarmi. E’ stato bello tornare in macchina, soprattutto con un team del genere. Ho imparato molto questo weekend.

Discorso a parte per Grosjean, costretto a seguire la gara dai box a causa della squalifica. Tutti i punti persi dalla Lotus nel corso del campionato, anche questi persi a Monza per il tredicesimo posto di D’Ambrosio, sono colpa sua. La quarta posizione in classifica costruttori dovrebbe essere garantita, ma ciò non giustifica il rendimento del francese.

 

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