Hamilton, fantastica pole! Button tiene dietro Alonso

Anche a Singapore, le qualifiche parlano inglese: ancora una volta McLaren, ancora una volta Lewis Hamilton. Sembrava che Vettel potesse mettere fine alla striscia di pole consecutive targata Woking, ma così non è stato.

La Q1 mostra subito il grande potenziale delle frecce d’argento, quando l’anglocaraibico, lasciatosi alle spalle due giri con qualche errore di troppo, ferma il cronometro sull’1:48.285, secondo solo a Vettel tra i gommati Soft, la mescola più dura tra quelle portate dalla Pirelli per questa gara. Una volta montate le SuperSoft, però, Hamilton è salito in prima posizione e non ne è più ridisceso. Nella Q2 lui e Seb fanno letteralmente il vuoto: con 1:46.665, infatti, solo il Campione del Mondo in carica gli si avvicina con un decimo di distacco, mentre tutti gli altri colleghi, a partire da Webber, restano a più di un secondo. Un tempo che gli consente tra l’altro di risparmiare un set di gomme a banda rossa nuove. Dopo l’hat trick di Vettel nelle tre prove libere, pochi pensavano che la pole potesse sfuggire dalle mani del tedesco. Eppure, ecco che a Seb qualcosa va storto, e in Q3 peggiora di due decimi il tempo della sessione precedente. Hamilton comunque non si adagia sugli allori, e inanella un giro assolutamente perfetto, imprendibile. Con 1:46.362 la pole è sua, terza volta in quattro gare, quattro su quattro per la McLaren.

“È bello essere in pole, tra l’altro nel 40esimo anniversario dalla nostra prima pole position” ha affermato Martin Whitmarsh dopo la sessione: “Lewis è stato forte per tutto il weekend, sia nelle prove sui long-run che su quelle in ottica qualifica. Sebastian sembrava veloce, ma Lewis è in gran forma”. Più di un tifoso McLaren guarderà con apprensione, domani, al pilota che scatterà dalla seconda piazza, Pastor Maldonado. E il Team Principal di Woking non fa eccezione, mentre dichiara con un sorrisetto: “Maldonado è stato una sorpresa oggi… cercheremo di partire bene e restare fuori dai guai!”.

La giornata non è stata altrettanto brillante per Jenson Button, che in Q1 e Q2 ha rimediato un secondo di distacco dal compagno di squadra, lamentando in radio problemi soprattutto nel secondo settore. È poi riuscito ad avvicinarsi ad Hamilton nel Q3, restando comunque a 5 decimi. Il risultato del Campione del Mondo 2009 assume però una certa importanza se si pensa al fatto che, chiudendo in quarta posizione, è riuscito a tenersi dietro il leader iridato Alonso, che non sembra poter contare su una F2012 competitiva nel circuito cittadino di Marina Bay. Button ha quindi l’occasione di rallentare la rincorsa domenicale dello spagnolo, facendo un favore a sé e, soprattutto, al suo compagno di squadra. “La qualifica di Jenson è iniziata con qualche difficoltà, ma ha fatto un buon recupero. Finire in quarta posizione è stato un ottimo lavoro” ha commentato ancora Whitmarsh.

Con una MP4-27 che, dopo dei GP zoppicanti, sembra ormai imbattibile, i 37 punti di distacco rispetto ad Alonso non sono più poi così tanti, soprattutto considerando che l’anglocaraibico nelle ultime tre gare ne ha rimontati ben 23. Cifra che domani, con ogni probabilità, aumenterà ancora. Un pilota in gran forma con una monoposto fulminea che scatta dalla pole può concedersi il lusso di non badare ossessivamente a ciò che avviene dietro di lui. E per domani, Hamilton ha un unico obiettivo: vincere la seconda gara consecutiva, terza in quattro GP, e continuare la sua scalata alla testa della Classifica.

Lascia un commento