Schumy sull’incidente a Singapore: “Non ho sbagliato io”

“Ma che diavolo era?” ha urlato Bonnington a Michael Schumacher, subito dopo l’incidente del tedesco che ha coinvolto anche Jean Eric Vergne. Probabilmente è quello che un po’ tutti abbiamo urlato, alla vista dell’incidente. Dalle immagini televisive, si vede che il sette volte iridato sembra aver completamente mancato il punto di frenata, arrivando talmente lungo da speronare la Toro Rosso che gli stava davanti.

Tuttavia, una volta fuori dalla macchina, il tedesco ha subito tenuto a chiarire che non si è trattato di un suo errore, ma di un problema tecnico che non gli avrebbe consentito di decelerare in tempo per affrontare la curva.  “Non ho sbagliato, anzi ho frenato un po’ prima di quanto faccio solitamente a quella curva”, ha ammesso Schumacher ai giornalisti. “La vettura, però, non ha perso velocità e il pedale del freno è improvvisamente diventato duro e si è bloccato tutto. A quel punto, l’incidente era inevitabile. Ovviamente mi dispiace per aver coinvolto Jean-Eric che si è dovuto ritirare per questo motivo, ma ora abbiamo bisogno di indagare su ciò che è successo”, ha concluso Michael.

Problema tecnico o errore umano? Difficile sbilanciarsi, ma i dati in telemetria dovrebbero presto chiarire il dubbio. Da parte del francese Vergne, nessun rancore nei confronti di Schumacher: “Non ha senso essere arrabbiato con Michael ora, sono cose che succedono nelle corse e anche se si è esperti, si può sbagliare. Mi ha chiesto scusa e questo basta”, ha dichiarato il pilota della Toro Rosso.

Alla direzione gara, però, non hanno avuto alcun dubbio e così Schumacher riceverà una penalità a Suzuka: 10 posizioni di arretramento in griglia di partenza.

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