Da Singapore a Suzuka, la volata finale è già iniziata

Cari lettori di BlogF1.it, abbiamo archiviato anche il GP di Singapore, un po’ monotono, che neanche il degrado delle gomme morbide – che mi hanno sorpreso positivamente – ha saputo rendere avvincente. Sono un po’ reazionario a questi spettacoli di contorno per aumentare l’appeal di un Gran Premio: le luci, i palazzoni ed i fuochi d’artificio, a mio modesto parere, sono stati surclassati dal sorpasso di Felipe Massa su Bruno Senna.

Che meraviglia, un gesto da GP d’altri tempi. Vedere una F1 controllata in quella situazione di pura instabilità durante un sorpasso al limite, mi ha fatto sobbalzare dalla poltrona. Ci vorrebbe molto poco per dare anima a GP avvincenti. Per il resto, molta noia. Il DRS si è dimostrato praticamente inutile e si è vista la solita incapacità di sorpasso, specie da parte delle Lotus e del solito Webber. Kimi fa punti, ma sembra non avere una vettura all’altezza delle rivali per la lotta al titolo.

A Monza ha vinto Hamilton, a Singapore Vettel. Alonso è salito sul gradino più basso del podio nelle ultime due corse ma non ho visto un grande progresso della Rossa per aiutare Fernando, che vedo sempre più pensieroso. Troppo veloce questa McLaren, che si ritrova ad avere il pacchetto migliore per il finale di stagione. E’ vero che Alonso ha 29 punti di vantaggio sul secondo, ma se nelle prossime gare non dovesse salire sul gradino più alto del podio, saranno proprio Hamilton o Vettel a vincere. E in tutto questo, Button e Webber potrebbero togliere al campione spagnolo dei punti preziosissimi. E’ una situazione complessa e anche difficile da gestire. Come avevo accennato la scorsa volta, la Ferrari deve trovare qualche decimo che potrebbe supportare la forma strepitosa di Fernando, per arrivare all’ultimo GP ancora in testa.

Vorrei spendere due parole a favore di Michael Schumacher. Ritengo superflue ed inopportune tutte le critiche verso il campione tedesco correlate alla sua età. Forse Grosjean ha più di 40 anni? Oppure i piloti di Gp2 hanno i capelli grigi? Maldonado ha già fatto vent’anni di F1? Tutti i piloti possono causare incidenti, non giocano a carte. Guidano vetture potenti e velocissime,  portandole costantemente al limite. Michael è stato, e resterà, un grande pilota. Sono convinto che se guidasse una vettura competitiva, sentirei dire tutt’altro sul suo conto. Certamente potrebbe essere discutibile la sua scelta di tornare a rimettersi in gioco, ma quando un uomo è mosso dalla passione e dall’energia per ritornare a fare ciò che più gli piace, a mio parere non deve essere criticato, ma ammirato.

E ora arriva Suzuka. Ricordate l’incidente tra Senna e Prost nel 1990? Io non potrò mai dimenticare lo sconforto nel vedere negli schermi della TV, che era piazzata nei nostri box, Alain fuori pista alla prima curva. Senna sapeva benissimo che se il francese fosse passato al comando alla prima curva, poteva mettere una seria ipoteca al mondiale. Invece con una manovra che oggi sarebbe stata valutata con molta attenzione – vorrei dire, fin troppa attenzione – ha raggiunto un doppio obiettivo: non far vincere Alain e conquistare il titolo mondiale. Quello era il mio secondo anno di presenza in Giappone, ma la mia vera prima volta come ingegnere di pista. Ho sempre amato quel tracciato e mi diverto sempre a guidare il simulatore tra le curve in progressione dalla 1 alla 7, passando per la Spoon e la 130R.

Dal 1990 agli anni odierni, l’assetto non è cambio poi tanto. A Suzuka serve una vettura abbastanza rigida all’anteriore per sopportare molto carico derivato dagli alti angoli di flap dell’alettone anteriore (alto aerobalance). Il roll balance deve essere molto alto (barra antirollio anteriore rigida) per permettere alla vettura di essere rapida nei cambi di direzione. L’input al volante deve essere seguito immediatamente dalla reazione dell’anteriore, altrimenti il pilota va fuori fase, inducendo sottosterzo e successivo sovrasterzo. Occore che il posteriore necessita sia morbido nel tratto lento: è facile giocare col bump rubber o con il terzo elemento della sospensione posteriore, perché serve stabilità in frenata e tanta trazione in uscita dalle curve.

Dal punto di vista meccanico, la Ferrari potrebbe essere competitiva, ma le note dolenti arrivano con l’aerodinamica. Suzuka è un circuito da medio-alto carico aerodinamico e da elevata efficienza. Sia McLaren che Red Bull sembrano essere migliori rispetto alla Rossa.

Capitolo gomme. La Pirelli porterà in Giappone le PZero Silver Hard e le PZero Yellow Soft. Suzuka è un circuito molto severo per gli pneumatici ed il compound high working range ha sempre dato ottimi risultati per il bilancio della vettura e per la consistenza delle gomme stesse, quando la temperatura asfalto era di almeno 30 gradi. Ora, le hard sono in low working range mentre le soft sono in high working range. Vista la dipendenza del compound della temperatura, le cose potrebbero diventare abbastanza difficili da gestire.

Nel caso di temperatura bassa, le dure andranno più forti delle morbide e viceversa nel caso di alta temperatura. Ma non è finita qui! Suzuka ha un asfalto abbastanza abrasivo e l’usura dello pneumatico è elevata, specialmente con la soft. Se dovesse fare caldo, la gomma migliore potrebbe essere la soft, ma durerebbe poco; la dura sarebbe più consistente, ma fornirebbe una prestazione scarsa. Se dovesse far freddo, le Hard sarebbero certamente le gomme migliori, sia per grip che per consistenza e lo stint in gara con le soft potrebbe essere a quel punto necessariamente corto. Ovvio, non ho la palla di vetro per fare previsioni, ma penso che questo potrebbe essere uno scenario realistico.

Se non dovessero esserci ulteriori sviluppi significativi sulle macchine, vedo la McLaren e la Red Bull di Vettel in gran forma. Alonso potrebbe dire la sua, ma non è detto che la F2012 lo supporti al 100%. Fernando dovrà forse sperare che la squadra azzecchi la strategia e la vettura risponda bene con le gomme.

Un caro saluto,
Avanti tutta!

Luigi Mazzola

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