Domenicali a Maranello per seguire lo sviluppo della F2012

Il momento è certamente il più delicato della stagione. Il quarto di Campionato di F1 che manca è decisivo per la conquista del titolo, è decisivo per la Ferrari, che adesso deve semplicemente andare più forte degli altri. Più forte di Red Bull e McLaren, che in Giappone hanno confermato di aver raggiunto un ottimo stato di forma: quello che serve per la volata finale.

La Ferrari, inutile nascondersi, questa forma non ce l’ha. Ora Vettel è a soli quattro punti e non si può correre più sulla difensiva. Cruciale quindi seguire lo sviluppo degli aggiornamenti della F2012 da vicino, mettendo la giusta e positiva pressione sugli ingegneri e su tutto il team. Per questo il Team Principal, Stefano Domenicali è addirittura tornato a Maranello, nonostante solo pochi giorni dividano i GP di Giappone e Korea, vicini geograficamente e in calendario.

Domenicali, come un Generale che sprona i suoi, continua insomma a fare la spola tra il quartier generale della Rossa e i campi ”di battaglia”: cerca di tenere le fila, di serrarle, di mantenere alta la tensione senza farla esplodere. Cerca di accontentare tifosi e piloti. Cerca di fornire allo scalpitante Alonso quella macchina che gli serve per difendersi da Vettel e Hamilton. Di più, quella macchina che gli occorre per attaccare e andare più veloce, per rincorrere quel titolo che manca dal 2007, con Raikkonen.

Dopo il nulla di fatto di Suzuka, che fa il paio con quello di Spa, adesso lo stesso Domenicali parla anche di fortuna/sfortuna: “Personalmente, non credo nella fortuna, ma, visto quello che è successo in questi ultimi giorni … Sto pensando di cambiare la mia mentalità“, ha il Numero 1 del Cavallino dopo la gara nipponica. “Gli dèi non brillano su di noi! Che cosa è successo a Fernando all’inizio (del GP di Suzuka ndd) è un esempio delle molte variabili che non si possono controllare in questo sport e dobbiamo accettarlo, ma è chiaro che tutti noi siamo molto delusi in questo momento“.

Un senso di rammarico che aumenta soprattutto dopo il bel risultato di Massa (secondo in Giappone), che fa capire quanto bene avrebbe potuto fare anche Fernando.”Questo secondo posto -ha affermato Domenicali- è un risultato molto importante per lui e per la squadra e giunge in uno dei momenti più difficili e delicati della stagione. Le decisioni riguardanti il suo futuro? Un passo alla volta, ora stiamo godendo questo bel podio insieme“. Ma al momento Massa non è il cruccio principale di Domenicali. Semmai lo sono i mal di pancia di Alonso, che continua a premere per avere una F2012 competitiva.

Alonso continua a sottolineare che la velocità massima della Ferrari deve migliorare se vuole avere qualche chance di conquistare il titolo, visto che manca ancora un quarto di gare alla fine della stagione. “I commenti di Fernando sul nostro sviluppo? Posso ben capire la sua frustrazione al momento, ma può essere sicuro – ribadisce il TP della Ferrari- che stiamo facendo del nostro meglio per dargli una vettura che soddisfi il suo talento“.

Essere competitivi significa anche saper approfittare dei problemi altrui: anche qui Domenicali fa capire che l’approccio della Ferrari è cambiato rispetto a un paio di settimane fa’: ”Adesso la situazione è diversa e se qualcuno degli altri dovesse avere dei problemi noi dobbiamo essere in grado di fare più punti. Ma la lotta per il titolo è ancora alla nostra portata. Abbiamo bisogno di mantenere un approccio razionale rispetto all’incredibile passo che aveva la McLaren a Singapore o la Red Bull in Giappone. Dobbiamo rispondere al loro sviluppo. Quando sento dire che noi non abbiamo sviluppato la macchina per molti GP, mi sento di rispondere che non è vero. La verità è che il livello dello sviluppo è molto alto. Ma noi abbiamo bisogno di partire da posizioni migliori in griglia, perchè quando parti in mezzo al gruppo può succedere di tutto”.

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