Maria De Villota: “Ricordo tutto, ero terrorizzata”

Maria De Villota, test Driver della Marussia, terrà una conferenza stampa a Madrid domani. Oggi si è raccontata in esclusiva per la rivista spagnola “Hola!”, ripercorrendo le fasi di quell’incidente occorso durante gli aero-test al Duxford Airport, a luglio.

Dopo quasi tre mesi di silenzio, Maria racconta: “Ricordo tutto, anche il momento dell’impatto. Quando mi sono ripresa, c’erano tante persone intorno a me. Ho iniziato a parlare in inglese, perché pensavo si trattasse di un controllo medico della FIA. Poi mio padre mi ha chiesto di parlare in spagnolo, dicendomi che mia madre non aveva capito la metà delle cose che avevo detto. A quel punto, mi sono resa conto di tutto: cosa era successo, dove ero e perché”.

La ragazza era stata tenuta in coma farmacologico per diversi giorni ed ha subito diversi interventi alla testa. Purtroppo, però, ha perso l’uso dell’occhio destro. Un incidente che, di colpo, le ha cambiato la vita: “L’incidente mi ha dato un’altra prospettiva della vita, delle cose che contano veramente. Ora ho un occhio solo, ma percepisco più cose rispetto a prima. La mia vita prima era una continua corsa contro il tempo, ora riesco a riflettere di più sulle cose e misurarle in modo diverso”.

Seppur meno grave rispetto alla perdita della funzionalità, entra in gioco anche il nuovo aspetto. Uno shock aggiuntivo. “All’inizio l’occhio era coperto, quindi non riuscivo a vederlo”, racconta la De Villota. “La prima volta che sono riuscita a vedermi allo specchio, avevo il viso con 140 punti e senza occhio destro. Ero terrorizzata. Presto dovrà sottopormi ad un altro intervento, ma il peggio è passato. Ho ancora dei forti mal di testa e i dottori non sanno per quanto durerà, forse anche per degli anni. Ho perso in parte anche l’olfatto e il senso del gusto. Per questo ora mi piacciono le cose con un gusto molto forte”.

Maria è ancora giovanissima, 32 anni. Per un pilota è già un’età avanzata, ma di fatto ha ancora una vita davanti. E quando le si chiede cosa vorrà fare adesso, lei non se la sente di chiudere definitivamente la porta al mondo delle corse. “So che negli Stati uniti ci sono dei piloti che corrono anche se hanno un occhio solo. Il problema è che ho perso il senso della profondità e della prospettiva. Mi chiedo spesso se nel mio futuro c’è ancora un ruolo da pilota o dovrò inventarmi qualcosa di diverso. Non ho ancora una risposta. Il mio sogno era la F1 e l’ho raggiunto. E, comunque, mi sento ancora un pilota”.

Una personalità forte, quella di Maria De Villota, intenzionata a non fermarsi di fronte ad un ostacolo così grande. “Stiamo cercando di capire se c’è una lezione da imparare da quanto mi è accaduto, in modo che si possano evitare incidenti del genere in futuro. Voglio aiutare a migliorare la sicurezza, specie in queste prove aerodinamiche, perché nei circuiti è tutto sotto controllo, ma negli aeroporti non è così”.

[Fonte: ¡HOLA!]

Lascia un commento