Susie Wolff in pista a Silverstone: “Sensazioni fantastiche”

Susie Wolff ha finalmente avuto l’occasione di calarsi in una monoposto di Formula 1, ieri, sul circuito di Silverstone. A bordo della Williams FW33 ha avuto modo di completare due run dimostrativi su gomme Full Wet, per un totale di cinquanta chilometri.

Finora, la ragazza – moglie dell’azionista della squadra, Toto Wolff – aveva avuto modo di poter fare delle sessioni al simulatore e solo oggi ha potuto realizzare il suo sogno, testare una vera F1 in pista. Susie è entrata a far parte del team lo scorso aprile, ma è una veterana delle corse a ruote coperte, tanto da avere alle spalle sette stagioni del DTM.

“E’ stata un’esperienza incredibile. Ho fatto un sacco di lavoro al simulatore, ma nulla è paragonabile alle sensazioni che si provano a guidare la vera monoposto in pista. Le condizioni erano un po’ difficili, perché la pista era umida, ma si è comunque asciugata in fretta. Il team mi ha preparato in maniera egregia e mi ha dato tutte le informazioni di cui avevo bisogno, in modo da avere la situazione sempre sotto controllo”, ha raccontato Susie al termine di questo mini-test promozionale, durante il quale si sono esibiti anche Maldonado sulla Williams FW18 del 1996 e Valtteri Bottas con la FW08 del 1982.

Non poteva mancare un pensiero per Maria De Villota, vittima di un incidente occorso durante un aero-test lo scorso luglio, presso l’aeroporto di Duxford. “Dopo quello che è successo a Maria, ho sentito ancor più il bisogno di andare là fuori e fare un buon lavoro per dimostrare qualcosa a coloro che amano generalizzare sulle donne nel motorsport. Ho parlato con Maria, è una donna eccezionale. La forza e la dignità che ha mostrato dopo l’incidente sono state fenomenali. Oggi il mio pensiero è stato tutto per lei e avevo anche la sua stella sul mio casco”, ha aggiunto.

Riguardo ad un possibile futuro di una donna in Formula 1, Susie resta ottimista: “Penso che oggi abbiamo fatto un buon primo passo nella giusta direzione. Ho dimostrato al team che posso essere d’aiuto, anche in caso di aerotest. Le donne nel motorsport andrebbero prese molto più sul serio”, ha concluso la trentenne pilota della Williams.

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