In India seconda fila tutta McLaren: Hamilton 3°, Button 4°

Nella qualifica indiana i tre top team si sono spartiti ordinatamente le prime tre file e la McLaren ha occupato la seconda, con Hamilton e Button rispettivamente a tre e quattro decimi dal poleman Sebastian Vettel.

Nel Q1 e nel Q2 Lewis Hamilton alterna tempi record nel primo settore a problemi di sovrasterzo alla chicane nel secondo, ma raggiunge comunque senza grossi rischi la Q3 con il secondo miglior tempo (tra i gommati Hard) nel Q1 e il quarto nel Q2. Nell’ultima si migliora di mezzo secondo tra il primo e il secondo run e sigla quel 1:25.544 che gli vale la terza piazza. Dopo il calvario coreano, l’anglocaraibico è carico in vista di domani: “Non siamo abbastanza veloci per battere le Red Bull in qualifica, ma possiamo assolutamente sfidarli in gara. Il nostro ritmo era buono quanto il loro, quindi non vedo l’ora di correre. Le Ferrari sembravano leggermente più veloci, anche se non sappiamo quanta benzina avessero”.

È importante non ritrovarsi costretti ad inseguire troppi avversari, e la partenza è l’occasione per accaparrarsi le posizioni sfuggite in qualifica, per poi costruire la gara da lì: Se riusciamo a partire bene e a lottare con Vettel e Webber potremo sperare di avere una gara migliore delle ultime”. Il tallone d’Achille della McLaren – e di Hamilton in modo particolare – soprattutto dal GP d’Italia in poi è stata l’affidabilità, e Lewis incrocia le dita: “Non vedo l’ora di avere una gara senza alcun problema in cui posso lottare per buoni punti”.

Poco da rilevare per quanto riguarda le prime fasi di qualifica di Jenson Button, fatta eccezione per una pausa piuttosto lunga ai box all’inizio della seconda fase, mentre tutti gli altri piloti portavano a termine il loro primo run. Una volta in pista si migliora giro dopo giro fino ad arrivare a soli tre centesimi da Vettel – che però era rientrato da un pezzo nel garage, effettuando la metà delle tornate del pilota McLaren. Nella Q3 Button ferma il cronometro sul 1:25.659, completando quindi la seconda fila targata Woking.

Hamilton è carico, ma la sensazione sempre più diffusa tra appassionati ed esperti si rafforza ad ogni sessione: battere le Red Bull si presenta come una missione impossibile. Martin Whitmarsh prova a fare buon viso a cattivo gioco: “Non è esattamente il risultato migliore, ma sapevamo che avremmo lottato per fare buoni tempi con le morbide. Detto questo i piloti hanno fatto un buon lavoro e la macchina va bene, possiamo fare una bella gara e di certo anche gli amici della Ferrari ci metteranno sotto pressione. In gara saremo tutti molto vicini e stando ai nostri long run del venerdì siamo competitivi, sarà appassionante. Nonostante questo, il Team Principal sottolinea lo stesso punto di Lewis Hamilton e afferma che se si vuole un ordine di arrivo diverso dal risultato delle qualifiche la partenza sarà essenziale: Dobbiamo superare le Red Bull al primo giro, altrimenti sarà difficile, perché quando sei davanti puoi gestire gara e gomme”.

Insomma, Whitmarsh crede davvero che si possa vincere contro queste Red Bull? “È dura, ma credo che sia possibile. Bisogna sempre continuare a crederci, no?”.

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