Pagelle Gp India: monologo Vettel e grinta Alonso…

Sebastian Vettel 10 Non sarà un pilota da bagarre, ma ha doti velocistiche fenomenali tali da riuscire a estrarre il 110% dal pacchetto quando la macchina lo asseconda. Lui e questa Rb8 versione “Orient Express” sono un insieme di talento e precisione, un’essere unico che stupisce e annichilisce i rivali. Seb domina anche in India un fine settimana dal risultato mai così scontato. Pole position e testa della gara dall’inizio alla fine. Neanche il fondo scocca che tocca l’asfalto e fa scintille lo frena. Quarta vittoria consecutiva, quinta stagionale e ventiseiesima in carriera. LETALE

Fernando Alonso 10 Sturm Und Drang, tempesta e assalto, in tutti i sensi. Scocciato, imbronciato, a tratti choosy (per dirla alla Fornero) venerdi e sabato, quando critica la squadra per mancanza di performance. Ma il suo bipolarismo innato lo porta a svegliarsi come una belva in gara, a ridestarsi da un piccolo calo psicologico che non serviva a nessuno. E’ scatenato in partenza: vedere una Ferrari che svernicia due McLaren insieme è un bel colpo d’occhio. Si sbarazza in pochi giri di Button e tallona Webber per tutta la gara. Fino all’attaco micidiale portato a compimento non appena il cangurone rimane senza Kers. Una gara capolavoro nel giorno più difficile. Fer è entusiasmante, commovente per l’animo e la rabbia che ci mette. Mondiale difficile ma non finito. NEVER GIVE UP

Mark Webber 7,5 Con una Red Bull così il confronto con il team mate è a tutti gli effetti impietoso. Dovrebbe coprirgli le spalle e completare la parata trionfale dei Tori, invece – per problemi al Kers – non solo deve soccombere dinanzi a uno scatenato Alonso ma è costretto a guardarsi le spalle da Hamilton. Alla fine è terzo. MINIMO SINDACALE

Lewis Hamilton 8 Qualcosa in più, qualcosa di positivo, si è visto rispetto alle ultime gare. Con le morbide la McLaren non va e Luigino becca un bel po’ di secondi di distacco. Tutt’altra storia con le dure; Hamilton fila che è una bellezza e recupera secondi su secondi a Webber. Ci prova fino alla fine, lui è un altro che non molla mai. Anche se ha la valigia pronta. PROFESSIONALE

Jenson Button 7 Buona la seconda fila in qualifica, molto più nei ranghi in una gara condotta in modo discreto ma senza particolari spunti di rilievo. Subisce i sorpassi di Alonso e di Hamilton e si limita a controllare Felipe Massa. Si toglie lo sfizio del giro più veloce fatto segnare sotto la bandiera a scacchi. SOLDATINO

Felipe Massa 6,5 Non è il Felipe cattivo e determinato delle ultime gare, ma nemmeno un fantasma. Massa a Nuova Delhi fa il suo onesto compito, portando punti preziosi alla squadra in un fine settimana duro. Parte sesto e arriva sesto, manca l’aggancio alle McLaren e corre tallonato da Kimi Raikkonen. Molto bello il controsorpasso ai danni del finlandese, da manuale. Traiettoria impostata appositamente per sfruttare l’accelerazione (e il Drs). Probabilmente la sua prestazione è stata frenata da problemi di consumo. DILIGENTE

Kimi Raikkonen 6 Si lamenta del traffico e sostiene che la vettura era da podio. Insomma il settimo posto lo intossica abbastanza, e c’è da capirlo se si passano tutti i sessanta giri provando invano a passare Massa. Giornata dura anche qui, serve un passo avanti per arrivare terzi in campionato. La notizia positiva è che la lotta per l’ultimo gradino del podio iridato lo vede ancora “in testa”. SPARAGNINO

Nico Hulkenberg 7 Parte dodicesimo e passa il traguardo in ottava posizione grazie ad una buona partenza e ad un ottimo ritmo. Se la gioca con Williams e Sauber, poi fa il vuoto andando a conquistare quattro punti abbastanza importanti per il team nella gara di casa di Vijay Mallya. Terza volta consecutiva a punti. CONSISTENTE

Romain Grosjean 6,5 Fuori dalla top ten in qualifica, sceglie di partire con le gomme hard allungando “alla Perez” la prima parte di gara. La tattica paga a metà perchè se è vero che Romain chiude nono, prendendo punti, va anche detto che non potremo mai sapere cosa avrebbe combinato con la strategia standard soft-hard. ORIGINALE

Bruno Senna 6,5 Una gara intera a lottare con Rosberg contro il quale ha la meglio dopo il pit stop. Bruno riesce così ad afferrare un punticino non si sa quanto utile per la sua riconferma in Williams.

Nico Rosberg 5,5 Con una Mercedes che cola a picco parte decimo e chiude undicesimo. Aspettando Hamilton…

Paul di Resta 5- Pessima l’ottava fila delle prove ufficiali, mediocre la gara. Dice che si aspettava la chiamata di un top team; forse ci è rimasto male ma dopo il quarto posto di Singapore il suo contributo alla causa “indiana” è stato nullo. IN SORDINA

Sergio Perez 5 Irruento come al solito, spreca la buona ottava piazza della partenza. E’ confusionario nelle fasi iniziali, nel tentativo di rimonta buca la posteriore destra sorpassando all’esterno una Toro Rosso e fa un giro alla Gilles su tre ruote guidando un po’ troppo forte. Spettacolare, si, ma il risultato è un inevitabile danno alla sospensione posteriore che lo costringe al ritiro. Da quando ha firmato per Woking non gliene va bene una. BIMBO SPERDUTO

Michael Schumacher 5 Rema controvento tra contatti, forature e una macchina scadente. Ma la cosa più triste è vederlo doppiato dal suo allievo Vettel e finire per giunta sotto investigazione per aver ignorato le bandiere blu in altre circostanze. Lui, quello che se voleva di fermava quattro volte ai box e doppiava tutti. E’ finita davvero un’epoca. SIPARIO

Jean-Eric Vergne 5 Sfortunato al via quando rompe l’alettone in un contatto di gara con Michael Schumacher. Il resto è una gara tutta in salita avara di soddisfazioni. Quindicesimo sotto la bandiera a scacchi.

Kamui Kobayashi 4,5 Autore di un week-end a dir poco disastroso in India, il piccolo samurai sembra aver accusato il colpo del mancato rinnovo con la Sauber, lui merita non solo un volante ma anche una buona squadra. Ma in queste tre gare deve ritrovare lo smalto perso, altrimenti difficilmente convincerà qualcuno. SALVATE IL SOLDATO KAMUI

Pastor Maldonado 5,5 Bene in qualifica dove si piazza nono, molto più critica la gara. Dove finisce a lottare con Sauber, Force India e con il compagno di squadra. In uno dei duelli di giornata fora la gomma posteriore e deve dire addio alle speranze di entrare in top ten. Chiude addirittura sedicesimo.

Vitaly Petrov 6 Fa meglio sia in prova che in gara del compagno Kovalainen, e non è la prima volta negli ultimi tempi…Paura di restare a piedi?

Narain Karthikeyan 6 Solo chi ha “ammirato” il prode Narain che illustrava in tv il suo giro lanciato dicendo ad ogni curva “Qui ho mancato il punto di corda” può capire dinanzi a che tipo di personaggione di bibliche proporzioni ci troviamo. Per tutti quelli che si sono persi questa “perla” basti pensare che de la Rosa è andato a sbattere mentre lui, piano piano, la carretta al traguardo l’ha portata, davanti al suo pubblico. DAJE NAR

Altri: Daniel Ricciardo (6-); Pedro de la Rosa (4,5); Heikki Kovalainen (5,5) Charles Pic (6,5); Timo Glock (5,5)

Gp India 6 Quel po’ di suspence la creano Alonso con la sua inaffondabile grinta, Bruno Senna nel suo lungo singolar tenzone con Rosberg e Felipao che resiste a Kimi in un duello da vecchi tempi in rosso. Il resto è una lenta processione di auto nello smog indiano con qualche foratura di troppo. NOIOSETTO

Chris Horner 5 Intervistato sul “mistero scintille” del prode Seb, il buon team principal ai microfoni è molto criptico e sfuggente: “Forse si trattava di un pezzo allentato del fondo o probabimente di un detrito”. Parliamoci chiaramente; è assurdo che il capo non sapesse. Non molto convincente ma scaltro. PANTERA ROSA

Ispettore Clouseau e Kato 5 Voto non al grandissimo personaggio interpretato da Peter Seller (10 a lui e al suo Clouseau) nei noti film e alla sua esotica spalla ma alla coppia dirigenziale Ferrari Domenicali-Rivola che dinanzi ai misteri della Red Bull dorme sorniona. Dico io: ma un reclamino, una richiesta di chiarimenti, una pubblica dichiarazione.. .sarebbe stato troppo? Come il noto ispettore dei film, il fantastico duo non si accorge di nulla. Sperando però che possa comunque risolvere con successo il “caso” mondiale…

Andrea Stella 7 Con quel team radio un po’ cosi, un salamelecco in gara, l’ingegnere italiano si inchina metaforicamente a Fernando Alonso: “Sei un lottatore straordinario, con un talento immenso”.  Un modo per chiedergli scusa da parte del team?

La Ferrari e i Marò 8 Senza entrare nel merito visto che qui ci occupiamo di Formula 1 e non di politica estera. La Ferrari però, considerando che è un’azienda quotata con interessi commerciali un po’ dovunque, merita un plauso per aver messo la faccia e il suo nome in una vicenda spinosa e complicata. Un bel gesto, sentito e coraggioso.

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