GP Abu Dhabi 2012: gli Highlights delle stagioni precedenti

Va in scena domenica, sul circuito di Yas Marina, il terz’ultimo atto del mondiare 2012. Il GP di Abu Dhabi è entrato nel calendario iridato del Circus nel 2009 e la corsa sarà una “twilight race“, ovvero una gara al tramonto: si partirà con la luce del sole per poi tagliare il traguardo con le luci artificiali. Riassumiamo in breve le tre edizioni dei GP corsi in terra araba.

2009 – La Formula 1 sbarca ad Abu Dhabi per chiudere la stagione 2009 con entrambi i titoli già assegnati. La Pole Position va ad Hamilton (McLaren), affiancato in prima fila dalla Red Bull di Vettel. Al via l’inglese mantiene la posizione, mentre Barrichello (Brawn) tampona Webber (Red Bull) danneggiando l’ala anteriore. Hamilton sembra poter gestire bene la prima posizione, ma un problema ai freni costringe l’anglo-caraibico a lasciare la testa della corsa al tedesco. A centro gruppo uno scatenato Kobayashi (Toyota) risale a suon di sorpassi fino al 6° posto finale, mentre Buemi (Toro Rosso) e Kubica (BMW) danno spettacolo per l’8° posto. La doppietta Red Bull viene impensierita solo nel finale dal neo campione del mondo Button (Brawn), il quale tenterà di passare Webber senza riuscirvi. Vettel vince quindi davanti a Webber, Button e Barrichello. Molto male Alonso (Reanult, 14°) e le Ferrari: Raikkonen è 12°, Fisichella 16°.

2010 – Il campionato si chiude sul circuito di Marina Yas, ma la lotta per il titolo è più aperta che mai: 4 i piloti ancora in lizza, con Alonso (Ferrari) leader con 8 punti di vantaggio su Webber (Red Bull),  15 su Vettel (Red Bull) e 24 su Hamilton (McLaren). La prima fila è per Vettel e Hamilton, ma Alonso è 3° con Webber 5°. Per lo spagnolo le cose iniziano a complicarsi allo start quando viene sorpassato da Button (McLaren), mentre Vettel e Hamilton mantengono le proprie posizioni. Un pericoloso incidente tra M. Schumacher (Mercedes) e Liuzzi (Force India) fa entrare subito la SC, ma al restart le posizioni rimangono inalterate. La gara cambia quando Webber entra ai box per la sosta, dopo aver anche pizzicato il muro con la posteriore destra: il muretto Ferrari fa rientrare immediatamente anche Alonso. La scelta strategica si rivelerà un vero e proprio fallimento: Alonso rientrerà sì davanti a Webber, ma in mezzo al traffico. Lo spagnolo accumulerà un distacco consistente dalla vetta e non riuscirà a superare la Renault di Petrov, seguito a lungo, chiudendo così in 7° posizione, davanti a Webber. Tra i due litiganti il terzo gode: Vettel, grazie alla vittoria, conquista il titolo di Campione del Mondo, divenendo il più giovane a vincere un titolo nella storia della Formula 1. Sul podio a festeggiare il neo Campione del Mondo ci sono Hamilton e Button. 10° l’altra Ferrari, quella di Massa.

2011 – Il penultimo atto della stagione vede già entrambi i titoli assegnati a Vettel e alla Red Bull, anche questa volta in Pole Position. Il primo ritiro del tedesco in campionato però avviene dopo la prima curva, quando il tedesco, già al comando, esce di pista in seguito ad una foratura. Via libera quindi per la McLaren di Hamilton e la Ferrari di Alonso, che al primo giro si sbarazza facilmente dell’altra McLaren, quella di Button, il quale battaglierà nel corso della gara con la Red Bull di Webber. Hamilton si gioca la vittoria con Alonso, con l’inglese che riuscirà a mantenere la prima posizione fino alla bandiera a scacchi, precedendo il ferrarista e il compagno Button. Alle spalle dei primi tre si piazzano Webber, Massa (Ferrari, autore anche di un testacoda) e le due Mercedes, quelle di Rosberg e Schumacher.

ALBO D’ORO

2009 – S. Vettel (Red Bull-Renault)
2010 – S. Vettel (Red Bull-Renault)
2011 – L. Hamilton (McLaren-Mercedes)

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