Rosberg ottimista: “Fidatevi, la Mercedes sta crescendo”

Il pilota tedesco è convinto che l’esperienza maturata in pista e il gran lavoro in factory faranno la differenza. Per lui la Mercedes è pronta al salto di qualità.

rosberg-monacoCome nel 2010 Nico Rosberg rischia un inverno da comprimario; all’epoca sembrava destinato ad essere la vittima sacrificale del rientrate Michael Schumacher, stavolta le luci dei riflettori punteranno decise su Lewis Hamilton.

Eppure nessuno meglio di Nico può parlare di Mercedes, perchè a conti fatti da quando Stoccarda è tornata in F1 il vero leader del team è stato il poliglotta tedesco.

Proprio lui tra l’altro ha portato la scuderia sul gradino pià alto del podio, quest’anno in Cina. Una sola vittoria, un po’ pochino per un team che aveva ben altre ambizioni:

“In questi anni volevamo lottare per il campionato, ma le cose purtroppo sono andate diversamente. Quest’anno pensavamo di poter essere lì davanti, purtroppo abbiamo avuto difficoltà evidenti nella seconda parte di stagione”.

Ma Rosberg è certo che la “giostra” del 2012 è stata comunque una stagione chiave per Brackley. Il tedesco ci crede, si fida del lavoro della squadra in factory, tastando l’umore del “gruppo” giorno dopo giorno:

Il miglioramento è stato davvero enorme. In alcune gare eravamo velocissimi, cosa che mai ci era capitata prima. Quando vado in fabbrica noto un progresso enorme rispetto a tre anni fa. Credetemi; le nostre competenze, il modo in cui lavoriamo insieme, tutto è migliorato. Siamo cresciuti davvero. E per questo sono convinto che nel 2013 faremo un enorme passo avanti”.

Secondo Nico la chiave, nel 2013, sarà lo sviluppo costante durante tutta la stagione: “Quest’anno abbiamo imparato alcune cose che ci serviranno molto; sono covinto che, oltre a partire bene, saremo in grado di sviluppare la monoposto durante tutta la stagione”.

E poi Nico sarà ultra motivato dalla sfida che lo attende contro l’amico Hamilton. L’anglocaraibico ex McLaren porterà in dote al team l’esperienza di ventun vittorie e un titolo mondiale. Quindi il “povero” Rosberg ancora una volta dovrà dimostrare di essere un gran pilota non con i numeri ma uscendo a testa alta da un confronto tra team mate che si preannuncia tanto duro e “sentito” quanto affascinante.

 

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