Ferrari, primo contatto positivo tra Alonso e la F138

Fernando Alonso si è dichiarato cautamente ottimista sulla nuova Ferrari F138, affermando però che la vettura è completamente di un altro pianeta rispetto alla vecchia vettura.

alonso 2L’inizio della prima giornata di test a Barcellona inizia con una sessione di foto in pitlane. Nel giorno del suo debutto con la F138, Fernando Alonso ha posato in pitlane accanto alla sua vettura, dove sulle fiancate campeggia il logo di un nuovo sponsor: UPS, azienda leader nel settore della logistica.

Quella di oggi, per Alonso, è stata una giornata particolarmente interessante. Alla scoperta delle nuove gomme Pirelli 2013, oltre che della nuova F138 “svezzata” da Massa nei precedenti test di Jerez. L’idolo di casa ha compiuto ben 110 giri senza particolari problemi. Gran parte dei giri sono stati compiuto con gomme a mescola White Medium.

Le prime impressioni di Fernando sono positive, anche se laconiche. “La F138 è fondamentalmente una continuazione di quanto abbiamo visto in Brasile lo scorso anno”, ammette Alonso. “Ovviamente, abbiamo delle parti completamente nuove. Quello che posso dirvi è che l’unico ottimismo che ho in questo momento è quello di aver combattuto per il campionato dello scorso anno con una monoposto più lenta delle altre di due secondi nei test invernali”.

Poi però aggiunge: “Credo di poter essere soddisfatto così come lo era Felipe, perché la macchina è di un altro pianeta rispetto a quella con cui siamo partiti l’anno scorso. Oggi ci siamo dedicati principalmente a migliorare l’affidabilità, perché i test della prossima settimana saranno poi dedicati alle performance”.

Riguardo al programma di sviluppo della F138, l’asturiano ha dichiarato: “Domani continueremo un po’ sulla stessa strada e si aggiungerà anche del lavoro incentrato sul setup della vettura, in modo da adattarla nel miglior modo possibile alle nuove gomme. Grazie al lavoro effettuato in galleria del vento e ai numerosi aggiornamenti in arrivo, dovremmo raggiungere i risultati attesi”, ha concluso.

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