Gran Premio della Malesia 2013 – Performance Report

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Meteo instabile, gomme al limite, rischi e diverse interpretazioni del gioco di squadra. Questi i temi di uno spettacolare weekend di gara a Sepang che sembra non aver lasciato né vincitori né vinti. Prima di lanciarmi tra numeri e dati, volevo spendere anche io due parole sul caso Vettel analizzato con gli occhi del Motorsport Coach.

Il motorsport ruota intorno alla figura del pilota che ha il compito di agire e muoversi da leader. La leadership si esprime come la potenzialità di indirizzare soggetti organizzati verso fini comuni. A questa potenzialità, che è presente in ognuno di noi, aggiungerei quella della cittadinanza intesa come senso di appartenenza a una comunità (Team) e la dedizione al bene comune. Questi fattori, che sono alcuni espressioni della virtù della giustizia, sono alla base della formazione e del carisma di un leader. Vettel domenica scorsa ha fatto performance. Non ha fatto il leader. E io credo sia stato sincero nel post gara quando si è detto frustrato nei confronti del compagno di squadra e di tutta la squadra stessa.
Sono sicuro che uno sportivo del calibro di Vettel saprà crescere nella direzione della leadership. A quel punto nessuno potrà veramente fermarlo perché anche Webber ed il resto della squadra correrà per lui.

Come per l’Australia, non è affatto facile valutare solo numericamente la prestazione delle squadre. Proverò comunque a farlo affidandomi a diverse statistiche, un po’ di calcoli e tanta intuizione.
Aspetteremo almeno le prime quattro gare per avere un’idea chiara sulla figura prestazionale.
Il grafico della performance l’ho calcolato guardando a due sessioni principalmente: Fp3 e Q2 con maggior peso su Fp3.

grafico-1-2013

In FP3, ipotizzo la Redbull e Mercedes con 10 kg di benzina in più rispetto a Ferrari e Lotus e 20 kg più di Force India e Mclaren. La ragione di questa ipotesi si basa sullo studio delle velocità massime nei diversi settori. In particolare S3 e T (speed trap) questa volta non sono allineate come a Melbourne, ma ci danno importanti indicazioni. La differenza in velocità tra una macchina scarica ed una con più carico (=peso) è come indicata nella seguente estrazione di telemetria.

telemetria

La curva azzurra è una telemetria di una vettura da competizione generica. La rossa è una versione “esagerata” di una vettura equivalente più scarica. La velocità massima è simile. Ciò che cambia è la velocità con cui si plafona verso la velocità massima imposta dalla resistenza aerodinamica, motore e rapporti di marcia. Questo risultato è simile all’effetto della efficienza aerodinamica. Per vostra curiosità, a parità di tutto il resto se due vetture differiscono solo per il livello di carico aerodinamico, si nota una differenza nell’apex speed (centro curva) a favore del maggior carico, poi una sovrapposizione e quindi una forbice delle velocità in fondo al rettilineo a favore del minor carico aerodinamico.

Se guardiamo ora alle velocità massime in Fp3 nel settore 3 (finish line), si osserva:

PILOTA          KPH	   
S. PEREZ	278	   
P. DI RESTA	278	   
R. GROSJEAN	277	   
A. SUTIL	276	   
J. BUTTON	276	   
K. RAIKKONEN	275	   
F. ALONSO	275	   
D. RICCIARDO	275	   
M. WEBBER	275

 

In questa zona del circuito si perviene dopo una accelerazione da una delle curve più lente. Eventuali vantaggi di velocità sono espressione di una situazione simile a quella raffigurata nella telemetria esemplificativa di sopra.

A questo dato, molto semplicemente, aggiungo la verifica del numero di giri in un run. Sommando queste variabili numeriche con il percepito durante il week end di gara, si profila una Red Bull inseguita dalla Mercedes che in più sembra aver risolto i problemi di degrado delle gomme posteriori in gara. Quindi Ferrari e Lotus molto vicine. E poi due grandi sorprese da capire meglio nei prossimi Gp ma che, dopo Melbourne, sembrano aver trovato la bussola: Force India e McLaren. Spero che sia Sauber e Toro Rosso tornino ad esprimersi a livelli più alti come hanno dimostrato spesso l’anno scorso.

Infine, un occhio al prossimo appuntamento in Cina. Il settore 1 caratterizzato dal curvone 1-2 con tanto carico laterale, anche in frenata e trazione (T3); il settore 2 è simile a certi tratti di Sepang con le sue curve a velocità medio alta (bilancio e carico sul posteriore); infine il settore 3, caratterizzato dal curvone 13 e dal rettilineo più lungo del campionato che mette a dura prova l’affidabilità dei motori, oltre che la curva 14 che ci regalerà tanti sorpassi e ripartenze dal punto più lento della pista. Vedremo se i Team porteranno novità capaci di mettere in discussione la supremazia delle Red Bull per la pole position.

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