Mercedes in Spagna: dalla Pole ai doppiaggi

Dalla cautela al tonfo, si temeva una gara difficile: si è rivelata una gara crudele! Troppa differenza con i migliori. Gli alfieri Mercedes, partiti in prima fila, finiscono sesto e dodicesimo!

TONFO TAGLIO

A volte, per esempio nel calcio, può succedere che la squadra sfavorita sulla carta riesca poi nell’impresa di battere Golia. Può accadere che i pronostici e le previsioni vengano smentiti e che le differenze coi primi della classe vengano annullate. Raramente questo può succedere in Formula 1: le prestazioni delle due Mercedes, oggi a Barcellona, ne sono la prova lampante. Partiti dalla prima fila, Rosberg e Hamilton finiscono sesto e dodicesimo. Nonostante l’ottima prestazione dei due alfieri di Stoccarda in Qualifica, si era più volte ripetuto che la gara sarebbe stata molto difficile per via dell’eccessivo degrado delle gomme posteriori delle due W03. E così è stato. Anzi, forse è stato ancor peggio di quanto ci si aspettasse alla vigilia di questo Gran premio di Spagna. La squadra guidata da Ross Brawn aveva fatto tutto il possibile per scongiurare un eccessivo deterioramento delle coperture, scegliendo un settaggio asimmetrico dei freni, per salvaguardare gli pneumatici maggiormente sollecitati in una pista come quella del Montmelò, molto calda e impegnativa per le gomme. Ma non è bastato.

Nico e Lewis, come detto, scattavano primo e secondo sulla griglia di partenza. Il tedesco ha resistito per qualche giro. Hamilton è invece subito stato sopravanzato da Vettel e Alonso che, si è capito subito, viaggiavano su un altro pianeta. Al settimo giro anche Raikkonen passa Hamilton, che fungeva solo da tappo per il finlandese. All’undicesimo giro inizia il lunghissimo carosello dei pit stop: Rosberg monta le gomme dure, riuscendo a rimanere davanti a Vettel: ma dietro arriva Alonso che ben presto scarterà sia il pilota della Red Bull che il battistrada della Mercedes. L’asturiano passerà quindi al 13esimo giro, involandosi verso una straordinaria vittoria. Per Rosberg, forse illuso da un primo stint dignitoso, inizia un lungo e neanche troppo lento declino. Declino che invece per Hamilton comincia anche prima. L’inglese si trova ancora più in difficoltà rispetto al compagno di squadra. Mentre Rosberg è quarto, Hamilton è già decimo, passato persino dalla Toro Rosso di Ricciardo. Lì davanti Nico non lotta più, capisce che non può opporre più alcuna resistenza. Emblematica la frase, triste e laconica, pronunciata in una comunicazione radio con il muretto da parte dell’anglo-caraibico, che fa una sorta di telecronaca in diretta: “Sono stato superato da una Williams“! 

Si tratta davvero del de profundis per la gara della AMG Mercedes. Il commento di Hamilton al sorpasso subito da Maldonado dice tutto. Il GP della Stella a tre punte è finito. Finisce a punti solo Rosberg, che temeva, al peggio, di partire in testa e finire magari quinto. Finisce sesto, con tanto rammarico per quello che si sarebbe voluto fare e non si è potuto: perché questa monoposto divora le gomme posteriori e non mette i due piloti nelle condizioni di battagliare con i diretti avversari. Hamilton verrà addirittura doppiato!

Facendo una veloce analisi a freddo: Rosberg, sesto sotto la bandiera a scacchi,  ha chiuso con tre pit stop come Raikkonen, finito secondo. Hamilton ha effettuato 4 soste ai box, come il vincitore di giornata, Alonso. Strategie in linea con i migliori quindi e diverse fra loro, ma risultati comunque mediocri. Delusi e, a questo punto disillusi, i due piloti delle Frecce d’Argento: Hamilton ha sottolineato di aver fatto di tutto per risparmiare gli pneumatici, ma non è bastato. Rosberg ha evidenziato che, nonostante una buona sensazione durante il primo stint, ha poi capito che gli altri andavo troppo più veloci e che tentare di tenerli dietro sarebbe significato distruggere le gomme e finire ancora più indietro come successo in Bahrain. A questo punto a Brackley non resta che rimboccarsi le maniche e cercare di trovare il bandolo della matassa, altrimenti per Nico e Lewis sarà sempre più frustrante: partire in Pole Position e poi vedersi addirittura doppiare non è un destino accettabile per un top team come la Mercedes!

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