Honda, molto più che un semplice motorista per McLaren

McLaren e Honda si prendono per mano con un unico obiettivo: tornare ai vertici della F1 e mantenere alta l’eredità del binomio nel Circus.

honda-logo-f1Quella tra McLaren e Honda non sarà certo una partnership classica tra un telaista e un fornitore di motori. Si tratta di un accordo storico che, con molta probabilità, prenderà col tempo piede anche oltre la Formula 1.

Honda sarà responsabile dello sviluppo, produzione e fornitura del propulsore, compreso il sistema di recupero dell’energia. McLaren si occuperà della produzione del telaio e della gestione della nuova squadra: McLaren Honda. Fusione non è certo il termine esatto, ma rende l’idea di quanto le due realtà stiano per legarsi in un rapporto a lungo termine, con l’unico obiettivo di tornare a vincere in F1.

L’opportunità offerta dalle nuove regole 2014, che richiedono l’introduzione di un motore 1.6 litri ad iniezione diretta turbo V6, è stata determinante per la decisione di Honda di prendere parte al Mondiale. Nella sua storia, la Casa nipponica si è sempre impegnata nel miglioramento dell’efficienza del motore a combustione interna e, in anni più recenti, anche allo sviluppo di tecnologie per la gestione energetica d’avanguardia con sistemi ibridi. Entrare in F1 nel 2015 significherà favorire ancor di più il progresso tecnologico in questi due settori.

Takanobu Ito, Presidente e CEO di Honda Motor Co. LTD ha affermato: “Fin dal principio, Honda è sempre stata una società che si evolve raccogliendo le sfide nel mondo delle corse. I nuovi regolamenti della F1 con la loro grande attenzione all’aspetto ambientale ispireranno un ulteriore sviluppo delle nostre tecnologie avanzate e questo è fondamentale per la nostra partecipazione. Le nuove regole sono impegnative, ma anche stimolanti per i produttori interessati alle tecnologie ambientali. Il nostro slogan è ‘The Power of Dreams’ e rappresenta il forte desiderio di realizzare i nostri sogni insieme a quelli dei nostri clienti”.

La partnership tra i due gruppi non sarà esclusiva, nonostante sia chiaro che tra McLaren e Honda ci sarà sempre una sorta di rapporto simile a quello avuto con Mercedes alla fine degli anni ’90. Questo vuol dire che se la Honda dovesse avere altre richieste, sarà libera di chiudere degli accordi. Non a caso, infatti, si vocifera già l’interesse da parte di squadre come Williams e Sauber.

Al momento la Honda è già al lavoro sul propulsore V6 Turbo, ma non sono stati ancora programmati dei test per il 2014. Il regolamento, infatti, non impedisce al motorista nipponico di effettuare collaudi in pista con una vettura di vecchia generazione. Tuttavia, Jonathan Neale ha ammesso che nulla è ancora stato definito in questo senso: “Non ci sono piani al momento. La questione test in pista è qualcosa di cui stiamo iniziando a discutere, ma è ancora un po’ presto. Attualmente non esiste un piano vero e proprio”, ha concluso.

 

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