Sauber, amarezza per il punto perso all’ultimo giro

Gara negativa per la Sauber, che non riesce a raggiungere la zona punti. Hulkenberg, undicesimo all’arrivo, lotta per tutta la gara e perde la zona punti all’ultimo giro, superato da un arrembante Raikkonen. Gutierrez, tredicesimo, è autore di una gara piuttosto anonima.

hulkenberg-monaco-sauber-2013In un weekend di gara ricco di colpi di scena, la Sauber torna a casa con il morale piuttosto basso. Erano diverse le aspettative per il team elvetico, soprattutto per Hulkenberg, desideroso di mettersi in mostra con un risultato positivo.

Invece, la gara ha sancito l’ulteriore allungo dei diretti avversari in classifica: Sutil è riuscito a duellare con i migliori, mettendo dietro di se la Ferrari di Alonso e la McLaren di Button, e Vergne  – ottavo – è autore di una prestazione da incorniciare. Ma Hulkenberg c’era quasi e fino all’ultimo giro era aggrappato alla Top ten, ma  è rimasto beffato all’ultimo giro da un arrembante Raikkonen, che, con gomme fresche, è riuscito a liberarsi facilmente della Sauber del tedesco.

Non potevamo aspettarci miracoli, dopo che in qualifica non siamo riusciti ad entrare nella top ten.  Non avevamo velocità. Sfortunatamente, dopo la bandiera rossa, ho montato anche io le gomme super soft, andando a subire un degrado eccessivo nell’ultima parte di gara, e la safety-car non ha aiutato la performance delle gomme. Soprattutto hanno sofferto molto le gomme posteriori. E’ stata una vera delusione, perché il punto finale doveva essere nostro”.

Nessun segnale di ripresa da parte di Gutierrez, ancora anonimo e “intrappolato” in mezzo a incidenti e safety-car, contento, però di aver terminato la gara senza incidenti: “E’ stata una vera sfida portare a casa la macchina senza incidenti o rotture. La safety car ha compromesso la nostra strategia e alla fine abbiamo dovuto tirare fuori il meglio da questa difficile situazione. Non potevo aspettarmi di raccogliere punti, quindi ho fatto del mio meglio per sfruttare tutti gli episodi della gara. Comunque è stato importante per me non fare incidenti e finire la gara. Ho avuto una buona ripartenza e sono anche riuscito a combattere. Ma ci mancava velocità per guadagnare delle posizioni. E’ difficile con una Williams davanti e una Lotus dietro. Devo lavorare per riuscire a gestire i vari cambiamenti che possono accadere in qualifica, soprattutto le condizioni atmosferiche”.

Come ha detto sabato Hulkenberg, Monaco ha le sue leggi. In effetti, questo è stato un weekend che fa storia a sé, dove il reale valore della vettura è spesso mascherato da altri mille fattori. Si riparte, quindi, con più fiducia dal Canada.

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