McLaren, da dimenticare il weekend canadese

Sul circuito dedicato a Gilles Villeneuve la scuderia inglese non riesce ad andare oltre l’11esimo piazzamento di Sergio Perez e il 12esimo di Jenson Button. “Abbiamo dato il massimo per arrivare in zona punti, ma non è stato possibile spingere di più.”, afferma il messicano.

Sergio Perez in actionPeggio non si sarebbe potuto celebrare l’anniversario della prima vittoria di Bruce McLaren, il Gp del Belgio del lontano 9 giugno 1968. Ha infatti chiuso il proprio weekend fuori dalla zona punti la scuderia di Woking. E, per chi ama le statistiche, con lo zero in classifica di oggi ha anche interrotto la scia positiva record di 64 Granpremi consecutivi a punti.

Certo le premesse per questa domenica non erano rosee dopo le difficilissime qualifiche di ieri, ma in casa McLaren ci si aspettava quantomeno di agguantare qualche punticino importante in ottica mondiale. A mancare in tutta la gara, però, è stato il ritmo, e sia Perez che Button non hanno potuto far altro che annaspare a metà classifica, cercando di difendersi dagli attacchi avversari.

Non è stata la gara che speravamo”, ha detto sconsolato Sergio Perez. “Abbiamo dato il massimo per arrivare in zona punti, ma non è stato possibile spingere di più. E’ un peccato, perché la macchina sembrava in condizione durante i giri di lancio. Ma la vettura non ha lavorato bene con le mescole morbide e abbiamo faticato parecchio per trovare sufficiente grip”. Perez, dodicesimo in griglia, non è riuscito a guadagnare posizioni alla partenza. Nelle lotte intestine di metà classifica, il messicano è riuscito più volte a lambire la decima posizione, ma mai a conservarla: i cambi gomme lo hanno sempre rispedito indietro, mentre avversari diretti quali Massa e Di Resta, grazie a una gara spregiudicata (il primo) e a una strategia intelligente (il secondo), sono riusciti a sopravanzarlo. “A Silverstone spero che riesca il passo avanti. Avevamo portato degli aggiornamenti per questa gara, ma non abbiamo potuto verificarne l’efficacia. Spero che incideranno di più lì”.

Guarda alla gara di casa anche Jenson Button, giunto al traguardo dodicesimo, appena dietro il giovane compagno di squadra: “La nostra vettura tende a comportarsi meglio su circuiti veloci e fluidi, quindi guardo alla mia gara di casa a fine mese. Gli aggiornamenti che avevamo portato non erano l’ideale per questo tipo di circuito, ma dovrebbero rendere di più a Silverstone, quindi sono ottimista”. Il pilota inglese, scattato quattordicesimo, ha basato la propria gara sulla strategia ad una sola sosta: una scelta che gli ha fatto guadagnare nel complesso qualche posizione alla bandiera scacchi, ma che non ha pagato come avrebbe potuto. E, probabilmente pensando all’eccezionale gara di Paul Di Resta, Button afferma: “Con il senno di poi, penso che avremmo fatto meglio a partire con gomme medie, invece che con le supersoft. Durante il mio primo stint, i due che si erano fermati ai box davanti a me mi hanno ripreso e superato, ed è stato un po’ frustrante. Comunque, al di là della strategia, non saremmo stati più veloci”.

Incoraggia i suoi Martin Whitmarsh: “E’ stato un pomeriggio difficile. Bravi Jenson e Checo: entrambi hanno corso brillantemente, attaccando quando necessario, e guidando con cautela quando si dovevano preservare le gomme durante gli stint più lunghi. Meritavano di arrivare a punti”, afferma il Team Principal McLaren. “Siamo stati troppo conservativi con la gestione delle gomme quest’oggi. Le medie hanno dimostrato di essere più forti di quello che pensavamo, e avremmo potuto sfruttarle di più. Ora guardiamo alla gara di casa, Silverstone. Faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per ottenere un risultato migliore di oggi per i tanti fan britannici che lì fanno il tifo per noi”.

 

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