Testgate, Pirelli: “La FIA non può penalizzarci”

Dopo gli interventi di FIA e Mercedes, al Tribunale Internazionale arriva il momento della Pirelli, che attraverso il suo avvocato Dominique Dumas afferma di essere totalmente sorpresa nel trovarsi convocata di fronte ai giudici.

pirelli_motorhomeIl rappresentate della FIA Mark Howard aveva affermato in mattinata a Place de la Concorde che fosse “ovvio che la Pirelli sia obbligata a rispettare il Regolamento Sportivo di F1 ed il Codice Sportivo Internazionale”. Il legale della P lunga sostiene invece che il Tribunale Internazionale non possa giudicare chi non è né un membro della FIA stessa né un concorrente in uno dei suoi Campionati. Dumas porta peraltro a dimostrazione di questo l’esempio della causa tra FIA e Flavio Briatore in seguito alla squalifica che l’ex Team Principal Renault aveva subito per il famigerato Crashgate: in quell’episodio infatti era stato stabilito che le penalità FIA non potevano ricadere su persone al di fuori della stessa Federazione o dei suoi Campionati.

Secondo la Pirelli, insomma, se la FIA ritiene che il loro contratto non sia stato rispettato, può solo intentare una causa civile, e non rivolgersi al Tribunale Internazionale. Fermo restando, comunque, che il fornitore italiano ribadisce di non aver violato alcuna norma: “La Pirelli non riesce a capire l’azione disciplinare, dato che sta agendo all’interno dei diritti che le ha dato la FIA. Non riusciamo a capire il processo contro di noi. Le stesse Ferrari e Red Bull hanno confermato che non hanno nulla in contrario all’operato della Pirelli. Non abbiamo violato il codice”.

Come ribadito più volte da Paul Hembery, inoltre, la Pirelli ribadisce che tutta la situazione dimostra quanto sia necessario affrontare l’argomento test e sviluppo gomme in Formula Uno: “Non può esserci una sanzione senza una base legale fondata, e la Pirelli non può e non ha intenzione di accettare che la sua immagine, la qualità dei suoi prodotti o la sua credibilità sia messa in discussione da un caso non ammissibile ed infondato. Spero che la decisione del Tribunale diminuisca le tensioni ed aiuterà tutti a convergere su regole riguardanti le gomme in F1. È una questione assolutamente urgente”.

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