La Ferrari 312 T4 pronta per lo show run a Brisighella

Sarà Jonathan Giacobazzi a guidare la Ferrari 312 T4 nell’esibizione di Brisighella. Lo abbiamo incontrato questa mattina, durante il suo giro di ricognizione in attesa dell’esibizione di oggi pomeriggio.

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E’ arrivata questa mattina a Brisighella ed è lì, in bella mostra, a farsi ammirare da appassionati che la venerano e da semplici curiosi che si guardano intorno, cercando approvazione quando chiedono se è una Ferrari. Sì, lo è. Ma non una qualsiasi: è la 312 T4 appartenuta a Gilles Villeneve e che oggi fa parte della collezione Donelli Vini di Jonathan Giacobazzi. Sarà proprio lui a calarsi nell’abitacolo della monoposto per sfrecciare tra le stradine del borgo medievale di Brisighella che, in occasione del Trofeo Bandini di questo pomeriggio, si trasformerà in una piccola Montecarlo.

Abbiamo incontrato Giacobazzi che, in attesa dell’evento del pomeriggio, ha fatto un giro per capire cosa lo aspetterà nel pomeriggio. “Direi che la giornata si preannuncia abbastanza intensa. Ho fatto la ricognizione anche stamattina e sarà certamente un po’ complicato. Perché comunque le macchine di Formula 1 sono fatte per andare in pista ad una certa velocità e questo non è un cittadino adatto a spingere, anche per questioni di asfalto. Quello delle strade di Brisighella è abbastanza liscio e, pertanto, abbiamo deciso di portare delle termocoperte, proprio per cercare di portare le gomme in temperatura. Faremo un solo giro, ma cercheremo di dare comunque uno show”, ha ammesso il collezionista.

312-74-brisighellaGiacobazzi ci ha anche svelato due piccole chicche che utilizzerà nell’esibizione di oggi. “Indosserò il casco originale di Gilles Villeneve del 1980. Inoltre, la Puma Motorsport mi ha fatto una replica della tuta di Gilles sul layout che gli ho dato io, che è un misto tra tutte le tute da lui usate dal ’78 al 1982, con le toppine originali. Questo perché all’epoca era mia madre che attaccava i patacchini sulla tuta di Gilles. Ce n’era rimasto un set a casa e li abbiamo attaccati su questa tuta qua che, adesso, è diventato l’ennesimo cimelio della famiglia”.

La 312 T4 è conosciuta come una delle monoposto del Cavallino più brutte, ma contemporaneamente anche una delle più vincenti. Rappresentava l’evoluzione della serie T, che ha portato a Maranello ben tre titoli Piloti e quattro Costruttori. Ma per quell’anno, il motore a cilindri contrapposti aveva un ingombro trasversale che non si adattava all’evoluzione aerodinamica. Non potendo ricreare un vero e proprio tubo di Venturi per generare depressione sotto la vettura, si decise di allungare le pance in maniera massiccia, studiandone le caratteristiche nella galleria del vento di Pininfarina. Sgraziata, ma altamente competitiva.

Quella di Brisighella, è la 312 T4/041, utilizzata sei volte da Villeneuve nel 1979: la stessa del famoso duello di Digione con René Arnoux. Progettata dall’Ing. Mauro Forghieri, la T4 raccolse ben 6 vittorie che consentirono alla Rossa di dominare entrambi i Campionati. In quello piloti, la lotta fu tra Villeneuve e Scheckter, che conquistarono 3 vittore a testa. Ma il Mondiale lo vinse il sudafricano, decisamente più regolare rispetto al compagno di squadra.

Sull’Autodromo di Monza, per il GP d’Italia ’79, Villeneuve vinse la corsa e Scheckter, dietro di lui, si laureava matematicamente campione del mondo. Oggi pomeriggio, romberà ancora per i tifosi – giovani e più attempati – uniti per sentire cantare ancora il celeberrimo propulsore V12.

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