La Ferrari alza bandiera bianca: “Pensiamo al 2014”

Il team principal Domenicali dopo la trasferta di Singapore: “Red Bull imprendibile per noi, ormai è finita. Abbiamo fatto il massimo e il secondo posto è stato un gran risultato. Ma ora sotto con il 2014”.

Ferrari SingaporeFine dei giochi.  Ad ufficializzare la sesta sconfitta iridata consecutiva (quinta nel Costruttori) dell’ armata di Maranello è il team principal Stefano Domenicali: La Red Bull è imprendibile, hanno lavorato meglio di noi. Concentriamoci sul 2014″.

Queste parole echeggiano nell’aria come un incubo che rivive all’inizio di ogni autunno. Negli ultimi anni va così, e poco conta che l’anno scorso il mondiale è stato perso al fotofinish. Agli spettatori più lucidi fu chiaro sin da Suzuka che il titolo era inevitabilmente sfuggito.

Attenendoci ad un presente ancora più avaro di soddisfazioni – con una monoposto nata bene e finita male – alla Ferrari non resta che una razionale presa di coscienza:

Siamo la Ferrari e non dobbiamo gioire per un secondo posto. Eppure non dobbiamo provare vergogna ad essere soddisfatti per un risultato che va comunque apprezzato. A Singapore non avevamo il potenziale tecnico per lottare non solo per la vittoria ma, probabilmente, nemmeno per il podio eppure abbiamo lasciato il circuito con più punti di tutti gli altri: se ci siamo riusciti è perchè tutti, dai piloti ai magazzinieri, hanno dato il massimo e non hanno commesso errori. Di questo dobbiamo essere soddisfatti e dobbiamo riconoscere il merito a chi ha fatto bene il suo lavoro. Attualmente però la Red Bull è imbattibile. Vettel è stato perfetto, accompagnato da una grande monoposto. Non voglio dire che i nostri ingegneri non siano bravi, ma certamente hanno lavorato peggio di altri. Anche per questo abbiamo potenziato l’organigramma tecnico”.

Soddisfazione per il secondo posto di Fernando Alonso. Un “accontentarsi” che dilania l’animo dei tifosi, che sognano ben altra Ferrari. Riuscirà ad invertire la rotta quella che si presenterà ai nastri di partenza del 2014?

Adesso è chiaro che il 99% delle nostre energie sarà concentrato sul progetto 2014, tanto complicato quanto importante”. ha chiosato Domenicali. Servirebbe il 110%, diciamo noi.

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