Raikkonen, ultimatum alla Lotus: “Pagatemi o non corro”

Kimi Raikkonen ha ammesso che, se alcune situazioni non verranno risolte per tempo, non correrà le ultime due gare per la Lotus.

kimi-raikkonen-2013Kimi Raikkonen ha lanciato un avvertimento alla sua squadra: se le cose non cambiano, il pilota potrebbe scegliere di abbandonare la squadre due gare prima del previsto. Già la gara di Abu Dhabi era stata messa in dubbio, con Kimi che è stato convinto a correre poche ore prima dell’inizio del weekend.

Oggetto del contendere è il compenso che Raikkonen dovrebbe ricevere dalla Lotus. Parlando ai media presenti in pista, Kimi ha affermato: “Sono venuto qui solo perché abbiamo trovato un accordo su certe questioni con la squadra. Speriamo che anche il resto verrà risolto, in modo di finire la stagione nel miglior modo possibile”.

Così come aveva già fatto il suo manager – Steve Robertson – anche Raikkonen non ha negato che c’è comunque la possibilità di non prendere parte alle ultime due gare della stagione. “A volte, quando non vieni trattato come dovresti, si può finire in situazioni spiacevoli. Devi porre un limite e, se si va oltre… non è più colpa mia”.

Di certo, alla Lotus hanno un po’ tirato la corda. La squadra, pur avendo scelto deliberatamente di destinare il proprio budget per lo sviluppo della vettura, lasciando in secondo piano il pagamento dei piloti, ha anche trattato un po’ male il suo pilota di punta. Basti pensare a quel team radio ricco di tensione durante il GP d’India per arrivare a capire cosa può esserci alla base di un rapporto ormai logoro.

Raikkonen però ha voluto specificare che non è questa la ragione del suo ultimatum verso la squadra: “Si tratta di altre cose, anche se è facile pensare che la ragione sia questo, ma non è così. Non è bello stare in un team e non sentirsi più parte integrante della squadra e, soprattutto, non si hanno gli stessi obiettivi. Ma il vero motivo è che non mi è stato dato un euro da inizio anno”, ha concluso.

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