L’America’s Cup nel futuro di Newey? Vettel dice no!

Adrian Newey potrebbe decidere, in un futuro non così lontano, di abbandonare la Formula 1 per la sua seconda grande passione: la vela. Vettel, per sdrammatizzare, ci scherza su…

Adrian Newey - Red BullIl Gran Premio di Abu Dhabi è uno degli avvenimenti più importanti del calendario della Formula 1 non solo perché, ricorrendo sul finire della stagione, è una delle gare in cui si decide molto del campionato, ma anche perché si svolge in un mondo “dorato” che attira moltissime persone dello show business e del management internazionale. L’appuntamento 2013 sul circuito di Yas Marina non è stato da meno ed ha visto la partecipazione anche del DJ e produttore Bob Sinclar, che ha avuto la fortuna di essere ospite personale di Fernando Alonso.

Tra le persone meno conosciute (ma in cerca di importanti “appoggi”) c’era un certo Ben Ainslie, di professione marinaio, che in un’intervista in diretta alla BBC radio 2 ha ammesso che potrebbe contribuire in prima persona al passaggio di Adrian Newey dal progettare bolidi in Formula 1 al progettare fantastiche imbarcazioni per l’America’s Cup. In realtà Sir Charles Benedict Ainslie non è un semplice marinaio, bensì, nonostante i soli 36 anni di età, è il marinaio atleta più vincente nella storia delle Olimpiadi, avendo partecipato e vinto una medaglia in cinque edizioni consecutive dal 1996 al 2012 (oro nelle ultime quattro occasioni).

Il suo nuovo progetto è mettere insieme un team britannico per affrontare e vincere l’America’s Cup – la Formula 1 dei mari – ed ha dichiarato: “Sarebbe fantastico avere con noi Adrian (Newey, ndr) perché la sua esperienza da progettista sarebbe cruciale per una sfida tanto importante. Lui mi ha già confermato di essere interessato”. In effetti Newey si troverebbe in un ambito tecnico non così diverso rispetto a quanto possa apparire a primo impatto: i mostri attualmente utilizzati nell’America’s Cup (ma il discorso vale anche per le precedenti classiche imbarcazioni a vela) sono catamarani dotati di vele rigide – che sarebbe meglio chiamare ali – e letteralmente capaci di volare sull’acqua. Un genio dell’aerodinamica, della fluidodinamica computazionale e della simulazione come Newey si troverebbe di fronte ad una sfida interessantissima, che lo consacrerebbe senza appello tra le leggende del suo campo.

Un altro punto in comune con la Formula 1 sarebbe un budget quasi senza limiti, mentre un aspetto curioso è la quasi totale “carta bianca” del regolamento, molto adatta alle doti di genialità del 54enne ingegnere britannico. Per ora Newey è impegnato a permettere alla Red Bull di adattarsi al meglio al cambio regolamentare 2014 per vincere il suo quinto campionato consecutivo in F1, ma riguardo alla sua proverbiale difficoltà nel lasciare l’amata Inghilterra (motivo per cui rifiutò la Ferrari) ha dichiarato recentemente: “All’epoca dell’offerta Ferrari avevo i bimbi piccoli che andavano a scuola, per loro sarebbe stato molto difficile. Ora sono cresciuti…”.

A sperare che tutto ciò non accada è il quattro volte Campione del Mondo, Sebastian Vettel, che nel corso di un’intervista a Servus TV ha detto: “Quello che Adrian sta facendo è incredibile. Non l’ho mai visto in barca, invece lo vedo spesso alla guida e si diverte anche a farlo. Se andasse in barca, potrebbe sempre beccarsi una scottatura e non è giusto!”, ha detto scherzando.

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