Ferrari, Montezemolo: “Peso politico? Nessuno come noi”

In una intervista al TG1, Luca Cordero di Montezemolo traccia un bilancio della stagione 2013 della Ferrari e guarda al futuro, con i nuovi regolamenti e due piloti d’esperienza come Alonso e Raikkonen.

MontezemoloE’ un Montezemolo pacato, ma deciso, quello che è apparso ieri sera sulla RAI nella consueta intervista esclusiva di fine anno. Quindici minuti con il giornalista Marco Franzelli passati a fare un bilancio della stagione 2013, parlando della formazione di piloti del prossimo anno e di cosa ci si aspetta dalla rivoluzione tecnica della F1. Tutti argomenti attuali e per certi versi scottanti, ai quali però Montezemolo non si è sottratto.

Prima d’ogni cosa, un bilancio sul campionato 2013. “Per fortuna che è finito, perché è stato un anno da dimenticare. Un anno deludente. I motivi li ho chiari in testa e sono fondamentalmente tre. Primo, l’incapacità della Ferrari di sviluppare una vettura per la seconda metà della stagione e qui voglio capire il perché, perché se non lo dovessimo capire sarebbe un brutto segno… ma lo capiremo.

Secondo, delle cose strane che sono avvenute, di cui voglio parlare senza cercare sempre giustificazioni. Noi abbiamo fatto una macchina su certi tipi di gomme, che erano fondamentali per il progetto. Questa macchina delle prime cinque gare ne ha vinte due e ha fatto altrettanti due secondi posti, dopodiché per motivi strani le gomme sono state cambiate e anche qui vorrei capire cosa c’è dietro a tutto questo. Queste nuove gomme hanno portato degli svantaggi alla Ferrari che aveva progettato la macchina per la tipologia precedente e dei vantaggi ad altri. Le regole a metà campionato non si cambiano e se si cambiano devono esserci delle motivazioni serie. Ma ne parleremo in altre sedi in profondità.

Terzo motivo, ci sono mancati i punti di Massa. Se noi vediamo i punti per cui non abbiamo avuto un grande successo nei costruttori è proprio per questo. Questa è l’analisi. Noi siamo la squadra che negli ultimi 13 anni ha vinto più di chiunque altro e quindi è bene che questo qualcuno non lo dimentichi mai. Ma ora guardiamo avanti: siamo concentrati a capire cosa è successo quest’anno e lavorare per un anno che è fondamentale per il cambiamento dei regolamenti”.

Cambiano gli pneumatici a stagione in corso. La Mercedes fa un test con la monoposto 2013 – vietato – e viene sanzionata dalla FIA con un buffetto. Tutte situazioni che lasciano pensare ad un peso politico minore della Ferrari in questa Formula Uno, a tutto vantaggio di altri team. Sull’argomento Montezemolo è lapidario. “Di questa storia ne sento parlare da quando lavoravo con Enzo Ferrari negli anni Settanta. Abbiamo concluso un accordo con Ecclestone e la FIA e siamo l’unica squadra che ha un diritto di veto: più peso politico di così non è possibile! Siamo consapevoli della nostra forza nella Formula 1 che, senza di noi, sarebbe tutt’altra cosa. Detto questo, è vero che il peso lo dà anche una macchina vincente ed è questo che è mancato. Il resto sono tutte chiacchiere”.

Anche quando parla della penalità subita da Massa a Interlagos, Montezemolo non ha parole dolci per i giudici di gara. “Penso sia stata una sanzione sproporzionata ed ingiusta, così come lo è stata quella di Hamilton. Se Felipe avesse mantenuto il quarto posto saremmo arrivati secondi nel campionato Costruttori. Sa cos’è? Ogni tanto questi signori che si presentano alle corse in giacchetta blu e bottoni d’oro per fare gli Steward prendono delle decisioni un po’ ridicole ed anacronistiche. Bisogna stare attenti, lo dico per la credibilità, per il lavoro delle squadre che investono denaro e per i piloti che rischiano la vita”.

In casa Ferrari resta l’unica – magrissima – soddisfazione del secondo posto nel Campionato piloti con Fernando Alonso che, recentemente, ha detto di essere orgoglioso di averlo ottenuto con quella che non era di certo la seconda auto più veloce del Mondiale. Ha ragione ad esserne orgoglioso? “Ha ragione. Alonso ha fatto – soprattutto in gara – un’altra grande stagione. Nel 2010 e nel 2012 ha perso il titolo all’ultimo appuntamento e capisco il suo orgoglio. Il problema è che dobbiamo dargli una macchina più veloce. Però lui è un pilota Ferrari e pertanto deve sempre tirare fuori il massimo, e ho visto con piacere che lo ha fatto anche domenica”.

Eppure i rapporti tra l’Avvocato e il pilota di Oviedo erano stati un po’ tesi poco prima della pausa estiva, tanto che Fernando era arrivato a dire che per il proprio compleanno avrebbe desiderato una Red Bull. E sulla questione Montezemolo, sorridendo, è stato chiaro: “Mi sono infuriato perché per certi aspetti aveva ragione, però non lo doveva dire. Quando si fa parte di una squadra, bisogna stare attenti. Vorrei regalargli per il prossimo anno una Ferrari ancora migliore della Red Bull e abbiamo dimostrato di saperlo fare. Vogliamo dargli una macchina vincente e da lui mi aspetto ancora più forza, anche se anche quest’anno ha mostrato impegno e determinazione. Mi ha fatto anche piacere sapere che se Massa fosse stato quarto a Interlagos, Fernando gli avrebbe lasciato il podio, a dimostrazione di un bell’ambiente, checché se ne dica, che c’è nella nostra squadra”.

A Maranello, dunque, si guarda avanti. Ma il buon Marco Franzelli ricorda a Montezemolo le parole utilizzate in una conferenza stampa di due anni fa, quando disse che Alonso non avrebbe mai avuto un pilota a fianco a creargli problemi. Adesso che arriva Raikkonen, è lecito chiedersi cosa è cambiato.

“Niente, sarà esattamente la stessa cosa”, afferma con sicurezza. “Da sempre tutti i nostri piloti sanno che chi ha l’onore, e la responsabilità, di guidare per la Ferrari, deve prima di tutto pensare alla squadra e non solo a se stesso. Nessun pilota alla Ferrari potrà danneggiare l’altro. Detto questo, non abbiamo mai iniziato delle stagioni decidendo il numero uno o il numero due. Sono tutti discorsi vecchi, finti, che non hanno senso. Credo che Alonso meriti un ruolo importante e per quello che è. Io lo considero forse il pilota più forte in gara, anche se è sempre difficile fare paragoni. Raikkonen lo abbiamo preso per la sua esperienza e per la dimostrazione di forza che ha dato in questi due anni alla Lotus, ma anche perché è molto amato in squadra e dai nostri tifosi. Sarà anche lui in condizioni di vincere. Corrino per la Ferrari e nessuno dei due danneggerà mai l’altro”.

Proprio sul ritorno di Iceman in Rosso, Montezemolo si è detto sorpreso del tanto supporto ricevuto verso una decisione così importante. “Mi ha sorpreso l’entusiasmo che ha suscitato il suo ritorno, sia all’interno della squadra, sia all’esterno perché siamo stati inondati di messaggi di felicità per la scelta. Lo ripeto, sono contento d’avere un pilota forte, determinato e soprattutto che sbaglia poco e che rappresenterà con Alonso una coppia molto forte. Detto questo, correranno entrambi per la Ferrari, si rispetteranno e si aiuteranno”.

Ovviamente, la priorità deve essere quella di creare una monoposto in grado di essere competitiva fin da subito, oltre che affidabile. E su questo le idee sembrano abbastanza chiare: “Il nostro obiettivo è fare una vettura in grado di vincere. E’ stato fatto un grande lavoro di riorganizzazione e sono arrivati – o ritornati – tecnici di valore come Allison. Ci saranno dei nuovi regolamenti che permetteranno di dare di più in aree, come il motore, dove qui c’è grande competenza. Abbiamo validi motivi per essere ottimisti: ci sono tutti gli ingredienti per vincere. Abbiamo sfiorato il successo troppe volte, ora dobbiamo vincere, spero solo che non ci siano aspetti poco limpidi che possano influire. La F1 ha bisogno di credibilità, di persone serie, di regolamenti certi e di chi li faccia rispettare”.

Se a parole si potessero vincere i campionati, a Maranello potrebbero contare qualche successo in più. Di certo, gli ingredienti per tornare alla vittoria ci sono tutti.

Lascia un commento