Lotus ha chiuso ogni trattativa con Quantum Motorsport

Gerard Lopez ha fatto sapere di avere chiuso le trattative con la Quantum Motorsport e di aver eliminato i debiti della scorsa stagione grazie ai soldi derivanti dalla sponsorizzazione della PDVSA

raikkonen_lotus_E21Il 2013 è terminato da qualche settimana e per il team Lotus è tempo di voltare pagina. Partito Raikkonen alla volta della Ferrari, a sostituire il finnico è arrivato Pastor Maldonado, il quale ha portato in dote alla scuderia di Enstone un munifico sponsor.

La PDVSA ha infatti versato una somma vicina ai trentacinque milioni di euro nelle casse del team al momento della firma di Maldonado, che è servita ai vertici del team per ripianare parte dei debiti e assicurare alla scuderia una solida base per il futuro. Prima dell’accordo con lo sponsor sudamericano, Lotus era in trattativa da mesi con un gruppo di investitori asiatici della Infinity, poi diventata Quantum Motorsport per evitare fraintendimenti con la casa automobilistica e sponsor della Red Bull.

Nonostante la paziente attesa dei vertici del team di Enstone, l’accordo non è mai stato raggiunto, così come i soldi promessi dal fondo di investimento coinvolto e Lopez ha così dovuto ripiegare sui milioni garantiti dal munifico sponsor venezuelano. Proprio nelle ultime ore, il proprietario della Genii Capital (che controlla la maggior parte delle quotazioni del team, il novantotto per cento) Gerard Lopez  ha rilasciato interessanti dichiarazioni a tal riguardo ai colleghi tedeschi di Auto Motor und Sport:Il deficit di bilancio della scorsa stagione lo abbiamo ripianato con i soldi derivanti dalla sponsorizzazione della  PDVSA. Il denaro della Quantum non è mai arrivato, in realtà. Per questo abbiamo chiuso ogni trattativa con loro. Ora non c’è più nulla. Il budget per il 2014 è completato con i soldi PDVSA“.

I debiti totali del team non risultano però tutti ripianati. Lopez infatti ha chiarito la situazione economica attuale della Lotus. “Abbiamo centoquattordici milioni di sterline di debiti, di cui ottanta derivano dalle nostre stesse tasche. Tutto ciò ha un significato: crediamo nella Formula Uno e ci vogliamo rimanere ancora. Ci stiamo perché crediamo nel progetto, non certo per fare presenza. Alla fine vedremo come riprendere il denaro investito, ma la cosa sicura è che non avremmo mai lasciato duecentocinquanta persone a spasso, senza un lavoro“.

Chi vedrà arrivare tutte le mensilità arretrate, seppur con un certo ritardo, è Kimi Raikkonen. Il neo pilota della Ferrari sarebbe in procinto di ricevere quanto spettatogli al momento della firma con Lotus due stagioni or sono. “Kimi ha già ottenuto parte del suo stipendio e – più avanti – otterrà anche il resto“, ha concluso Lopez.

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