In duemila marciano a Spa per Michael Schumacher

L’affetto dei tifosi per Michael Schumacher si trasforma in un evento a Spa Francorchamps, dove ieri hanno sfilato in 2000 in onore del sette volte Campione del Mondo di F1.

michael-schumacherE’ quasi passato un mese dal giorno dell’incidente di Michael Schumacher, occorso all’ex pilota tedesco mentre si trovava in vacanza nell’impianto sciistico di Meribel, in Francia. I suoi tifosi aspettano ogni giorno, con estrema ansia e altrettanta speranza, notizie positive che però stentano ad arrivare. Le fonti ufficiali si limitano a dire che non ci sono aggiornamenti rilevanti e che Michael rimane in condizioni critiche.

Dal giorno dell’incidente, le iniziative di solidarietà in suo onore si sono moltiplicate. Per il suo compleanno, un gruppo di tifosi fece consegnare un mazzo di 92 rose rosse a simboleggiare le 91 vittorie in F1, più una bianca per la vittoria più bella nel Gran Premio della Vita.

Ieri, invece, si è svolto un evento sul circuito di Spa Francorchamps, quello che è considerato un po’ la pista di casa del sette volte Campione del Mondo di F1. Organizzatore è stato una tifosa belga che è riuscita – grazie al passaparola in rete – a portare a Spa oltre duemila persone che hanno sfilato in pista con bandiere e striscioni in onore di Michael.  Motore di questo evento, a cui hanno partecipato persone provenienti da tutta Europa, è stata la belga Heidi Hendrickx che ha dichiarato: “Questa marcia ha lo scopo di inviare tutta la nostra energia positiva nei confronti di Michael e di tutta la sua famiglia, affinché Schumacher possa vincere la corsa più importante della sua vita”.

 

La speranza è certamente viva nel cuore dei tifosi, ma i pareri dei medici si fanno sempre più tristi man mano che passa il tempo. L’ultimo, in ordine cronologico, è stato Jean-Marc Orgogozo, Direttore della Federazione di neuroscienze e professore all’Università di Bordeaux che, in una intervista rilasciata al francese Le Point, ha dichiarato: “Pur non sapendo con esattezza la situazione clinica del paziente, il tempo gioca a suo sfavore. Ogni giorno che passa diminuiscono le possibilità che la situazione migliori. L’intervento dei neurochirurghi sul trauma ‘chiuso’ doveva dare beneficio se non immediato, quantomeno veloce. Se ciò non avviene, significa che le lesioni sono ampie e diffuse e hanno poche chance di regredire”.

Il quadro è preoccupante, ma il medico transalpino aggiunge: “Che Schumacher recuperi senza conseguenze è inaspettato, ma non impossibile”.

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