Renault con il fiato sul collo: parla Rob White

Rob White, manager director di Renault Sport F1, fa il punto della situazione dopo il secondo test in preparazione della stagione 2014.

renaultLa situazione in casa Renault non è delle più felici e anche il secondo test della stagione in Bahrain ha confermato le grandi difficoltà del motorista francese che, a paragone con i rivali di Mercedes e Ferrari, sembra indietro nello sviluppo di diverse settimane.

E la cosa viene confermata da Rob White, manager director di Renault Sport F1 che ha approfittato per fare il punto della situazione con soli 4 giorni di test a disposizione prima di Melbourne. In particolare, White sottolinea che sono stati fatti dei progressi notevoli rispetto a gennaio.  “Da Jerez a oggi abbiamo effettuato delle modifiche notevoli al pacco batterie, sia per quanto riguarda l’hardware e l’assemblaggio. Inoltre, sono stati introdotti due livelli di controllo del software all’interno delle centraline. Alcun bug che non consentivano di gestire la coppia sono stati corretti e questo ha consentito alle squadre di fare un chilometraggio accettabile. Inutile dire che i nostri team hanno apprezzato questo cambiamento”.

Tuttavia, in Bahrain non sono mancati i problemi alla power unit Renault e il manager director di Renault spiega:“Certo, ci sono stati degli stop causati dalla nostra power unit, mentre altri sono imputabili a problemi di carattere strutturale relativi ai telai. Anche se non siamo ancora al livello di sviluppo che vorremmo avere, stiamo comunque ponendo delle ottime basi su cui lavorare e ora sappiamo in quale direzione muoverci. Siamo alcune settimane dietro rispetto a dove pensavamo di essere inizialmente e siamo a conoscenza del fatto che ci vorrà del tempo per tirare fuori il massimo della potenza dalla power unit. Da questo punto di vista, dobbiamo sbrigarci”.

La lotta è contro il tempo, considerando che il termine ultimo per le omologazioni è ormai dietro l’angolo. E non si può certo escludere che il motorista francese dovrà far ricorso a qualche deroga, in nome dell’affidabilità, per mettere una pezza ai problemi dei quattro team clienti prima che sia troppo tardi. “La deadline per le omologazioni è ormai vicini e c’è ancora molto lavoro da fare. Stiamo collaborando con le nostre squadre più che mai. Abbiamo una lista di problemi da risolvere: alcuni di grande importanza, altri di secondo piano. Ma sono sicuro che al prossimo test saremo più forti e continueremo ad imparare meglio la nostra power unit in vista della prima gara a Melbourne”.

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