Senna – The last Team Mate. Hill ricorda Ayrton

A venti anni da quel tragico weekend, Damon Hill è tornato a Imola per un toccante, quanto interessante, racconto sul Gran Premio di San Marino 1994, del suo rapporto con Ayrton e molto altro.

Damon Hill - Ayrton SennaTre gare da compagni di squadra. Hanno avuto davvero poco tempo per conoscersi Damon e Ayrton. Ma, quel che è certo, è che Hill non ha per niente dimenticato l’orrore di quel weekend tragico di Imola ’94.

“Non ho visto il momento dell’incidente, perché ero più indietro rispetto ad Ayrton”, ricorda Hill che – al momento dell’impatto di Senna – occupava la quarta posizione. “Ma ho visto la macchina di Ayrton rimbalzare sul muro. Mi è stato detto da Ann Bradsha, all’epoca addetto stampa Williams – che era una cosa seria. Ma credo fosse abbastanza chiaro che fosse già morto”, ricorda Damon.

Non deve essere stato facile per Hill riprendere la gara, quel giorno, sapendo di avere una vettura identica a quella che aveva tradito Senna pochi minuti prima. I meccanici controllarono la vettura e non c’erano difetti evidenti da far pensare ad un possibile guasto anche sulla vettura di Damon. Così, trentasette minuti dopo l’incidente inspiegabile e fatale che si stava portando via la vita del brasiliano, Hill era di nuovo dentro l’abitacolo per competere. Quella gara, la concluse in sesta posizione. Senza infamia e senza lode.

“Ero stato collaudatore per la Williams e avevo già gareggiato con loro. Era il mio terzo anno in squadra. Il team costruisce le macchine, ma si tiene sempre conto della sicurezza del pilota. Mi fidavo di loro e non ho avuto nessun problema, ma in pista non ho avuto alcun momento per riflettere su questa cosa. Alla fine della giornata, abbiamo imballato tutto e siamo andati a casa con una sensazione orribile. Era una giornata nera per lo sport. Mi sembrava insensibile e inutile correre dopo tutto quel che era successo. Riflettendoci, non mi sembrava una cosa rispettosa da fare”, sottolinea oggi l’ex pilota inglese.

In questo viaggio a Imola, ripercorrendo a piedi i tratti del circuito storico, Damon Hill viaggia nel tempo e dona un toccante, quanto interessante, ricordo di quel tragico weekend del Gran Premio di San Marino 1994.

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