Da Jean-Eric Vergne a Felix Da Costa: il club dei trombati

Jean-Eric Vergne è l’ultimo dei trombati dal programma giovani della Red Bull. Il suo futuro nel Circus non è più al sicuro: rimanere nel giro sarebbe già un successo.

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Essere sostituiti da un ragazzino di diciassette anni non deve essere una bella sensazione. Jean-Eric Vergne dovrà far ricorso a tutta la diplomazia che ha in corpo per rispondere alle decine di domande sull’argomento che i giornalisti gli rivolgeranno nel weekend di Spa Francorchamps. Il pilota francese era forse conscio di avere i giorni contati alla Toro Rosso e ora ha tutto il tempo di guardarsi intorno per cercare un’altra sistemazione e non rimanere fuori dai giochi. Una magra consolazione, ma il tempo di offrirsi altrove è già qualcosa di questi tempi. Non fu così per la coppia Buemi – Alguersuari, silurata a dicembre da Helmut Marko e company per far spazio ai nuovi arrivi, quando tutto sembrava già confermato per la stagione successiva.

Sotto l’ombrellone, oggi, non si parla d’altro. Il prossimo anno avremo un diciassettenne in Formula Uno. Ma volendo fare una riflessione più approfondita, questa scelta della Red Bull illumina la strada di alcuni piloti. Un effetto domino partito dalla scelta di ingaggiare Verstappen che potrebbe arrivare, a breve termine, anche a far fare scelte obbligate anche a piloti ben più blasonati come Sebastian Vettel.

Ma andiamo con ordine. Per quel sedile della futura STR10, c’erano diversi candidati. Tutti abbastanza validi. Il nome di Antonio Felix Da Costa non veniva già preso in considerazione: il portoghese si è già visto soffiare il posto a Faenza da Daniil Kvyat e sembra non abbia già alcuna speranza di convincere la dirigenza di Milton Keynes a offrirgli una vera opportunità. Felix Da Costa, che lo scorso anno sembrava ormai certo del suo debutto in F1, è praticamente già depennato dalla lista di Marko.

E non sappiamo se la stessa sorte toccherà anche a Carlos Sainz Junior, le cui speranze di debuttare nel 2015 in Toro Rosso sembravano davvero buone. Fino allo scorso GP d’Ungheria, si parlava di un possibile arrivo di Sainz Jr alla Caterham, parcheggiato lì per fare esperienza fino alla fine dell’anno, prima di prendere il posto di Vergne in Toro Rosso. Per questa operazione, la Caterham avrebbe ottenuto uno sconto sulla fornitura del cambio, ma il resto della somma l’avrebbe dovuta sborsare Sainz Senior che, però, ha rinunciato. Con il senno di poi, una mossa sbagliata. Il figlio rischia ora di rimanere fuori dai giochi per il prossimo anno.

Vergne, adesso, è l’ultimo dei trombati dal programma giovani della Red Bull. Ma, come la storia insegna, difficilmente chi è uscito dal programma di giovani sponsorizzato dall’energy drink ha poi trovato posto altrove. Nessuna sorpresa, dunque, se Jean-Eric non fosse sulla griglia di partenza del prossimo anno.

E tutto ciò fa, indubbiamente, riflettere anche Sebastian Vettel. A 27 anni, il tedesco è già un veterano e può vantare ben quattro titoli iridati. Ma con giovani dal calibro di Ricciardo, Kvyat e ora lo stesso Verstappen, Seb sa che il suo ciclo a Milton Keynes potrebbe vedere presto la fine. E’ giunto, probabilmente, il momento di cambiare aria. Realisticamente, alla fine del 2015 potrebbe migrare verso altri lidi. Che sia la McLaren-Honda o la Ferrari, la sensazione è che lo sapremo tra non molto. Se Vettel non vuole rimanere vittima di questo gioco al massacro, dovrà reagire con intelligenza, prima che sia troppo tardi.

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