Porsche e Nissan nel futuro di Hulkenberg e Vergne?

Sia Hulkenberg che Vergne stanno valutando le alternative alla Formula 1. Per il tedesco della Force India, pare esserci una solida opportunità con Porsche nel World Endurance Championship. Stessa opzione per Vergne, corteggiato dalla Nissan.

Vergne Toro Rosso 2014

Mentre continuano ad impazzare sul web e sui social le voci, spesso infondate, sul futuro di Fernando Alonso, qualcosa di più concreto si sta muovendo relativamente i piloti non alla guida di monoposto di fascia alta. Nello specifico, Nico Hulkenberg e Jean Eric Vergne sono al momento corteggiati dal mondo endurance.

Il tedesco, rimasto scottato dalla brusca chiusura da parte della Ferrari a fine 2013, sta vivendo in Force India una stagione al di sotto delle attese, a tratti opaca, che lo ha visto spesso soccombere al suo compagno di team e altro “trombato” d’eccellenza, Sergio Perez. Nico, ad inizio stagione, riteneva il 2014 l’ennesima stagione di transizione prima di spiccare il salto verso un team capace di lottare costantemente per la vittoria. Nulla di tutto ciò è accaduto e, vista la scarsa possibilità di trovare un sedile più pregiato nel 2015, sta valutando con attenzione la possibilità di salutare il mondo della Formula 1 per passare a recitare un ruolo da protagonista nel campionato WEC.

Il team interessato al tedesco sarebbe la Porsche, rientrata in forma ufficiale nel mondiale endurance proprio in questa stagione, che può annoverare tra le sue fila un altro ex pilota di Formula 1, Mark Webber.

Anche Jean Eric Vergne, rimasto a piedi dopo la promozione in Toro Rosso di Max Verstappen, sarebbe tentato da una offerta per un top team, nello specifico Nissan. La casa giapponese rientrerà il prossimo anno nel campionato WEC con una vettura LMP1 e sta sondando il terreno con il driver francese per intraprendere una collaborazione full time.

Mentre per Nico, tuttavia, si tratterebbe di un passaggio verso una realtà solida, per Jev si tratterebbe di un salto nel buio considerando le comprensibili difficoltà e il periodo di sviluppo necessario richiesto per una casa debuttante.

Certamente, di fronte all’ipotesi di affrontare un’ennesima stagione in Formula 1 in team minori, la scelta di diventare piloti ufficiali in un campionato altrettanto avvincente, e la possibilità di affrontare l’affascinante sfida della 24 ore di Le Mans, fa gola ai due talenti incompresi che, ad ogni modo, ritroverebbero nel paddock altre ex glorie della Formula 1 quali Fisichella, Buemi, Heidfeld oltre al già citato Webber.

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