Bianchi, situazione critica: subìto un danno assonale diffuso

Il comunicato della famiglia di Jules Bianchi evidenzia una situazione molto critica sulle condizioni di salute del pilota francese, che rimane in terapia intensiva.

Jules Bianchi

Il team Marussia, in accordo con la famiglia di Jules Bianchi, ha finalmente rilasciato un comunicato relativo alle condizioni di salute del venticinquenne pilota francese, vittima. “Questo è un momento molto difficile per la nostra famiglia, ma i messaggi di sostegno e affetto per Jules, provenienti da tutto il mondo, sono stati per noi fonte di grande conforto. Vorremmo esprimere il nostro più sincero apprezzamento”.

“Jules rimane nel reparto di terapia intensiva del Centro Medico di Mie, nella città di Yokkaichi”,  si legge nel comunicato. “Ha subito un danno assonale diffuso ed è in condizioni critiche, ma stabili. I medici dell’ospedale stanno fornendo il miglior trattamento e siamo loro grati per tutto ciò che stanno facendo per Jules. Siamo anche grati per la presenza del professor Gerard Saillant, Presidente della Commissione medica FIA e il professor Alessandro Frati, neurochirurgo dell’Università di Roma La Sapienza, che ha viaggiato fino in Giappone per incontrare il personale medico che ha in cura Jules, al fine di essere pienamente informato sullo stato clinico in modo che siano in grado di consigliare la famiglia. L’ospedale continuerà a monitorare e trattare Jules e ulteriori informazioni sullo stato di salute saranno fortnite al momento opportuno”.

Ma cos’è il danno assonale diffuso? Ce lo spiega l’Associazione Italiana Psichiatri che definisce così il “Diffuse Axonal Injury” all’interno del loro sito www.aipsimed.org: “Si tratta di una danno senza lesione di massa che avviene nel SNC del 25% circa dei pazienti che subiscono un trauma cranico grave. Un terzo dei pazienti affetti da DAI muore e questo tipo di danno è la maggior causa di persistente o di grave disabilità, che si ha nel 4% e nel 15% rispettivamente dei pazienti con trauma cranico grave. Il DAI causa interruzioni permanenti e irreversibili degli assoni. Gli aspetti radiologici includono lesioni focali nel corpo calloso e nella zona adiacente ai peduncoli cerebellari superiori e piccole emorragie profonde. Il processo degenerativo avviene in 24-72 ore e nelle fasi precoci si osserva una rottura delle proteine citoscheletriche assonali, con rigonfiamento mitocondriale transitorio e reversibile. Contemporaneamente, si può osservare un rigonfiamento assonale microscopico che prende l’aspetto di masse eosinofile (cosiddette ). Dopo alcune settimane, agglomerati di microglia sono riscontrabili nella sostanza bianca, unitamente ad astrocitosi e macrofagi contenenti lipidi. Non esiste terapia specifica”.

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