Marchionne a Maranello per il primo giorno da Presidente

Marchionne è stato ieri a Maranello per la sua prima vera giornata da Presidente Ferrari. Ha incontrato sia i vertici della Gestione Sportiva che quelli del prodotto.

Sergio Marchionne

Una giornata a Maranello, ieri, per il neo Presidente della Ferrari, Sergio Marchionne. Durante la mattinata, ha incontrato il Team Principal – Marco Mattiacci – e i tecnici di spicco della Gestione Sportiva, per fare il punto della situazione e capire come si evolve il progetto 666, ossia la nuova monoposto del 2015.

Quella del prossimo anno sarà la prima vera monoposto nata sotto la direzione di James Allison e, secondo voci di corridoio, i dati provenienti dalla galleria del vento e dal CFD dicono che sarà nettamente migliore della F14T, spazzando via le dicerie che addirittura davano il progetto 666 peggiore di quello 2014. Resta inteso, però, che sono voci da prendere con le pinze, considerando che non è certo possibile dall’esterno fare alcun tipo di valutazione sulla bontà della vettura senza avere dati certi. Inutili, dunque, le chiacchiere su come va la Ferrari ancor prima che metta le ruote in pista. Basti pensare alle voci messe in giro da una parte della stampa italiana all’inizio di quest’anno, quando si scriveva – a vanvera – di una Ferrari velocissima nei test invernali e che rilevava gli intertempi in posti diversi, per sviare la concorrenza.

Marchionne, pur essendo consapevole che il prossimo anno non sarà possibile fronteggiare direttamente la Mercedes, ha chiesto al vertice tecnico del Cavallino Rampante il massimo impegno per tagliare i tempi di rilancio. Intanto, a Maranello c’è fermento per l’inaugurazione della nuova sede della Gestione Sportiva. La modernissima struttura è in via di completamento, secondo i tempi stabiliti. Il trasloco dei reparti è previsto proprio quando alla fine di gennaio, quando – contemporaneamente – si inizierà lo sviluppo in pista della nuova monoposto del Cavallino. Anche se a Maranello sono sicuri che ciò non intaccherà con la crescita della vettura, l’ambiente all’interno della GeS rimane ancora preoccupata. Non tanto per la ristrutturazione strutturale, appunto, tanto per quella del personale voluta da Mattiacci che, a quanto pare, non si è ancora conclusa del tutto.

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