Grande successo per Motorsport Academy al Motorshow

Lavorare in Formula Uno è il sogno di molti. E il Circus, così come le altre categorie del motorsport, non è fatto certo di soli piloti. Vi presentiamo una via preferenziale per bussare alle porte della vostra carriera nel mondo dei motori.

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Il sogno di lavorare nel mondo della Formula 1 non è così lontanto come sembrerebbe. Nella terra dei motori, l’Emilia Romagna, esiste un progetto finalizzato alla formazione ed alla riqualificazione di personale da impiegare in tutti i settori delle competizioni motoristiche. Della Motorsport Academy e dei suoi corsi d’alta formazione vi avevamo già parlato qualche giorno fa, ma abbiamo voluto incontrare anche il suo Operation Manager – Luca Giovannini – con cui abbiamo scambiato due chiacchiere a margine del Motor Show 2014, evento che ha battezzato i corsi dell’accademia con grande successo, coinvolgendo già oltre 100 iscritti ai corsi.

D: In cosa consiste concretamente l’offerta formativa di Motorsport Academy?

LG: “Il nostro progetto nasce con l’obiettivo di sviluppare sia il talento che il territorio. Il primo viene sviluppato tramite corsi di formazione rivolti, per il momento, a quattro tematiche specifiche: aerodinamica, dinamica del veicolo, ingegneria del motopropulsore (power unit) e progettazione CAD. Siamo partiti da queste quattro tipologie perché, a monte, l’alta divisione fornisce tecnici per i team di Formula 1. Abbiamo più di 100 persone impegnate costantemente nei vari team ed ultimamente abbiamo registrato un aumento della la richiesta di persone che abbiano sia competenze nel motorsport, ma anche in altri settori.

La nostra idea è quella di creare in casa queste figure professionali coinvolgendo diversi partner, tra i quali Dallara. Con un corso di 140 ore della durata di 4 mesi, con formula weekend, abbiamo la possibilità di  per poter immettere subito nel mondo del lavoro i partecipanti. I docenti sono un mix tra soggetti con esperienza in Formula 1 e docenti universitari che collaborano già con vari team. I nostri workshop sono mirati. Ad esempio, con riferimento all’aerodinamica, sono previsti due giorni in galleria del vento Dallara; con riferimento alla dinamica del veicolo sono previste due sessioni di test sul modello del simulatore di guida Dallara.  Per la progettazione CAD porteremo in aula tecnici che lavorano nella modellazione in 3D e in modo tale da far comprendere le tematiche fondamentali nella lavorazione di superfici complesse. Il corso di ingegneria del motopropulsore, invece, è rivolto ad una diversa tipologia di soggetti. Mentre, ad esempio, il corso di progettazione CAD è rivolto a soggetti che abbiano già una esperienza specifica in materia, quello sulla power unit è rivolto ad i neolaureati che vogliono entrare nel mondo del motorsport”.

D: La scelta di posizionarvi nella Motor Valey non è certo casuale. In che modo pensate di sviluppare il territorio, oltre che il talento delle persone? 

LG: “Il territorio in cui siamo radicati è quello modenese. A gennaio apriremo una nuova sede a Maranello con tre aule all’avanguardia dove formeremo e riqualificheremo persone al momento inoccupate. Stanzieremo mezzo milione di euro in questo anno per portare in aula 250 persone da riqualificare, soprattutto per quanto riguarda la lavorazione dei materiali compositi. La sfida ormai non è più tra le aziende ma tra i territori, ed il nostro si trova a competere con l’Oxfordshire in Inghilterra. Loro sono stati bravi a rilanciare il loro territorio tramite formazione interna e sviluppando un know how mantenuto in quel territorio a differenza di quanto accaduto da noi negli ultimi anni. Ora, viste le numerose e solide realtà presenti sul nostro territorio, vogliamo reintrodurre nel mercato persone che provengono anche da realtà diverse dal motorsport. Se riuscissimo a fare qualcosa di importante per il territorio potremo rilanciare la motor valley emiliano-romagnola e competere con la concorrenza internazionale. Noi abbiamo le risorse per fare bene”.

D: I vostri corsi, in futuro, si amplieranno anche oltre le tematiche prettamente tecniche?

LG: “I nostri corsi sono diretti alla riqualificazione delle persone nel settore tecnico. Siamo leader in europa per quantità di personale fornito ai vari team operanti nel motorsport. Non vogliamo formare personale per attività estranee a quelle tecniche, come ad esempio stampa o marketing. Siamo in grado di formare molto bene i tecnici e vogliamo creare dei corsi dove, alla fine degli stessi, la totalità dei candidati venga inserita subito nel mondo del lavoro. Stiamo lavorando in questa direzione e continueremo senza distrazioni”.

D: Visto anche l’avvento della Formula E e delle motorizzazioni totalmente elettriche, avrete anche dei corsi dedicati a questo nuovo tipo di power unit?

LG: “Certamente. Il motorsport non è più solo benzina e motore termico, ma è ormai orientato verso nuove tecnologie. Nel secondo semestre apriremo a sezioni nuove con un workshop di due giorni sulle vettura da gara elettriche e sullo pneumatico da competizione così da verificare anche la reazione del pubblico di fronte a queste nuove tematiche”.

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