Ferrari: cambia il muso, ma resta la pull rod anteriore

Iniziano a circolare le prime indiscrezioni su come potrebbe cambiare la Ferrari F1 del 2015. Tra le novità, un nuovo muso e un disegno a diapason della sospensione anteriore che resterà di tipo pull rod.

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Cominciano a circolare diverse indiscrezioni sul progetto numero 666 della Scuderia Ferrari, ossia la monoposto che parteciperà al Mondiale 2015 di Formula Uno. La prossima vettura del Cavallino nasce sotto la gestione tecnica precedente, seppur sotto la supervisione di James allison. Anche la prossima monoposto, dunque, sarà figlia del neo licenziato Tombazis.

Lecito chiedersi come si presenterà la nuova Ferrari. L’unica cosa certa è che non sarà vincente, almeno non subito. E lo si può intuire dalle parole di Sergio Marchionne che ha ammesso il ritardo nel progetto, affermando: “Siamo indietro per colpa di scelte fatte da altre persone. Scelte che io non condivido. Scelte relative alla gestione della monoposto 2014 e della preparazione del 2015, quando si è deciso di mandare avanti due progetti contemporaneamente”.

Il progetto 666, come riporta Giorgio Piola sulla Gazzetta dello Sport, è stato riaperto nel mese di ottobre. Il perché pare sia facilmente intuibile: la vettura del prossimo anno è stata concepita in maniera  davvero molto simile a quella del 2014. Inaccettabile per il Presidente Marchionne, che ha preteso una revisione per trovare soluzioni più spinte, nel tentativo di tornare ad essere più competitivi. In qualcosa, però, la nuova Ferrari dovrà pur differenziarsi. Ed in effetti, come l’esperto giornalista di tecnica riporta oggi sul quotidiano rosa, ci sono alcuni aspetti interessanti che andranno a mutare, come il musetto e un nuovo disegno della sospensione anteriore, seppur questa resterà presumibilmente di tipo pull rod. Di ispirazione Mercedes, invece, potrebbe essere il triangolo della sospensione anteriore, con profilo a diapason, che crea una sorta di profilo alare utile a migliorare il carico aerodinamico. Il nuovo avantreno della Ferrari dovrebbe essere caratterizzato dal “bulbo”, simile a quello sviluppato dalla Red Bull Racing e dalla Scuderia Toro Rosso. Lo scopo è quello di ricreare una sorta di soffiaggio, riprendendo un concetto introdotto proprio dalla Scuderia di Maranello nel 2008, prima di essere vietato dalla FIA e di essere rivisitato da Sauber e Red Bull più recentemente.

Sotto il cofano della nuova monoposto del Cavallino si dovrebbe fare più ordine, optando per una installazione più conservativa della power unit. Dopo aver inserito il serbatoio dell’olio e la MGU-K nella scatola del cambio, ora a Maranello si cercherà una sistemazione più consona e meno problematica. Le modifiche alla power unit, però, richiederanno diverso tempo e la Ferrari sfrutterà anche l’inizio della stagione per effettuare molte modifiche, grazie allo sblocco del freezing dei motori per i 32 gettoni di sviluppo concessi dalla Federazione. I motoristi del Cavallino potranno lavorare più a lungo sul V6 e i relativi sistemi ibridi, ma secondo le nostre fonti gran parte delle modifiche sostanziali arriveranno ben oltre l’inizio del campionato.

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