Freezing: la FIA apre allo sviluppo, ma non alla Honda

In una nota inviata alle scuderie nel periodo natalizio, la FIA ha ammesso la presenza di una zona grigia nel regolamento relativo allo sviluppo dei motori, che non prevede esplicitamente una data per l’omologazione del propulsore 2015: Mercedes, Ferrari e Renault potranno dunque apportare delle modifiche alle Power Unit a stagione in corso, nei limiti previsti da regolamento. Della scappatoia non potrà approfittarne la Honda.

Renault
C’è una svolta nel lungo dibattito sul congelamento e sullo sviluppo delle Power Unit per la stagione 2015 di Formula 1. Nel lungo tira e molla tra motoristi, che ha visto Mercedes opporsi a ogni richiesta di modifica del regolamento nella parte relativa al “freezing”, il congelamento dello sviluppo delle power unit nel corso della stagione, è stato il regolamento stesso a venire incontro a Ferrari e a Renault.

Come accennato qualche settimana fa, nella normativa relativa ai motori sarebbe presente una zona grigia: il regolamento non specifica una data specifica per l’omologazione dei motori della stagione 2015. Le scuderie, sostanzialmente, potrebbero decidere di utilizzare per le prime gare del nuovo anno i motori della stagione appena trascorsa, per presentare solo a campionato in corso le unità 2015, che verrebbero “congelate” al momento dell’omologazione. Anche se, implicitamente, le power unit dovrebbero essere omologate in tempo per la prima gara, la cosa non è scritta nero su bianco nel regolamento.

Dopo un incontro al Gp di Abu Dhabi e ulteriori discussioni in seno allo Strategy Group prima di Natale, la FIA ha ammesso che il regolamento è aperto a diverse interpretazioni, e ha inviato una nota in tal senso alle scuderie. La Federazione afferma che la cosa “più logica” da fare è ammettere che non c’è una data specifica per l’omologazione dei motori 2015.

I motoristi potranno dunque introdurre aggiornamenti alle proprie power unit a stagione in corso, pur mantenendosi entro il limite tassativo di 32 “gettoni” (il valore totale delle componenti di ogni Power Unit è di 66 gettoni, la sostituzione di una singola componente può costare da uno a tre gettoni, a seconda della sua importanza) e senza superare il numero di quattro motori per ogni vettura.

Dell’interpretazione estensiva del regolamento, di cui potranno approfittare Ferrari, Renault e la stessa Mercedes, non potrà beneficiare la Honda, in quanto nuovo motorista. Secondo la succitata nota della FIA la casa giapponese deve rispettare il limite del 28 febbraio per la data di omologazione, per non creare una disparità di trattamento nei confronti dei motoristi che lo scorso anno hanno presentato le nuove PU entro quel termine.

Rimane caldo il tema relativo alla “quantità” di modifiche apportabili sulle PU da una stagione all’altra. Il limite, che quest’anno è di 32 gettoni – circa il 48% dell’intero motore, scenderà al 38% nel 2016, al 30% nel 2017, al 23% nel 2018 e appena al 5% nel 2019 e 2020.

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