Allison realista: obiettivo è ridurre il gap durante la stagione

Il Direttore Tecnico della scuderia Ferrari, James Allison, e il Direttore del Reparto Power Unit, Mattia Binotto, spiegano come molto del lavoro dei tecnici di Maranello per la SF15-T si sia concentrato sulla resa della PU. I piedi sono ben piantati per terra: “l’aumento di prestazione è significativo, ma probabilmente non ancora sufficiente per essere al livello dei migliori”, afferma Binotto. Mentre sul mantenimento della sospensione pull-rod, Allison afferma…

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I principi base che ogni squadra di Formula1 si pone ogni anno quando realizza una nuova vettura, secondo James Allison, sono tre: creare una macchina che abbia più potenza a terra possibile, non solo in termini di potenza pura, ma anche di erogazione facilmente gestibile per i propri piloti; avere un pacchetto aerodinamico che garantisca un elevato livello di deportanza in tutte le condizioni possibili; trovare il giusto compromesso nelle sospensioni tra flessibilità sull’asfalto e supporto aerodinamico. Con la SF15-T si è cercato di fare questo, e molto di più. Obiettivo numero uno è stato quello di ridurre l’ampio gap che la scuderia di Maranello ha accusato in termini di prestazioni per tutta la scorsa stagione, soprattutto rispetto ai motorizzati Mercedes.

Banco di prova fondamentale per gli uomini di Maranello è stato proprio lo sviluppo della Power Unit: “una delle aree che avevamo maggiormente bisogno di migliorare. Avevamo una serie di problemi, lo scorso anno, con la Power Unit”, afferma Allison. Problemi che riguardavano l’erogazione della potenza, con la macchina che non dava sufficiente risposta al pilota, e, soprattutto, la (poca) quantità di energia recuperata dal motore turbo. “Abbiamo dunque pensato a una nuova architettura per il motore, che riuscisse a garantire un giusto compromesso tra le prestazioni in qualifica e in gara”.

L’area di maggiore intervento è stata la combustione, dai condotti di aspirazione fino alla geometria intera della camera di scoppio”, spiega Mattia Binotto. “Si è lavorato anche sull’efficienza del turbo e del compressore, per migliorare il recupero di energia elettrica. La posizione dell’intercooler non è stata fondamentalmente cambiata”.

Rimane top secret l’aumento di potenza in termini di cavalli, così come il numero di “token”, i famigerati “gettoni”, utilizzati per il debutto della Power Unit 2015 Ferrari in Australia. Certo è che, vista la possibilità di evitare il termine del “congelamento” del 28 febbraio, la scuderia di Maranello si terrà diversi assi nella manica da giocarsi in corsa. “Per quanto riguarda il recupero, o aumento di prestazione della PowerUnit, diciamo che ci siamo prefissati come obbiettivo di recuperare tutto il gap che stimavamo sulla nostra concorrenza, al quale abbiamo aggiunto ulteriore prestazione”, continua Binotto. “Il numero dei gettoni che abbiamo utilizzato rimane un dato confidenziale. La Power Unit che arriverà a Melbourne rappresenterà certamente un chiaro miglioramento in termini di prestazioni rispetto a quella della stagione scorsa; ma probabilmente non ancora sufficiente per essere a livello dei migliori. La squadra, però, sta lavorando tanto e bene. Il nostro obiettivo, parlando dei token, è di utilizzarne pochi ad inizio stagione, per tenerci calda la possibilità di trovare degli sviluppi durante il campionato”.

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Tra le caratteristiche tecniche che saltano più all’occhio sulla SF15-T, vi è il mantenimento della sospensione pull-rod, che tanti problemi sembra avere creato a Kimi Raikkonen la scorsa stagione. “Ogni anno, quando progetti e realizzi una nuova monoposto, devi fare delle scelte in merito alle aree della vettura su cui concentrare la tua attenzione, perché non hai a disposizione risorse infinite, e se scegli una cosa, ne sacrifichi un’altra. Devi dunque pensare a concentrare i tuoi sforzi su ciò che ti ripagherà di più”, svicola Allison. “Push-rod e pull-rod hanno pro e contro. Con il sistema pull-rod è probabilmente più difficile ottenere una sospensione leggera e rigida, ma è più facile un ritorno in termini di prestazioni aerodinamiche. La sospensione pull-rod era una delle aree della monoposto che non rappresentava un particolare problema, un’area che non meritava un particolare investimento in termini di tempo e risorse”.

Guardando alla inedita coppia di piloti di casa Ferrari e alle loro performance con la SF15-T, Allison mantiene un timido ottimismo. In molti si chiedono se Kimi Raikkonen riuscirà a trovare un buon feeling con la nuova vettura, soprattutto dopo le prestazioni disastrose dello scorso anno: “Spero che con la SF15-T Kimi sia più a suo agio, con una vettura più stabile sull’avantreno a centro curva e un retrotreno altrettanto stabile al posteriore in frenata”, afferma il Direttore Tecnico della Ferrari. “Per quanto riguarda Seb (Vettel) è arrivato con noi a fine 2014, a Novembre. Ha comunque fatto in tempo a farci presenti le sue richieste in termini di frenata, sedile, sterzo, tutte quelle aree in cui è cruciale la sensibilità del pilota. Una volta che saremo in pista nei test invernali, cominceremo ad apprezzare la sua abilità nel descrivere chiaramente il comportamento della monoposto”.

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