Un “no” che fa male: le squadre bocciano la Marussia

Lo Strategy Group ha respinto la proposta della Manor di correre con la MR03 del 2014

 

Marussia 2014 chilton

“Vuolsì così colà dove si puote ciò che si vuole e più non dimandar”. Se le redini del gioco in F1 sono nelle mani dello Strategy Group, il gruppo di “indirizzo” della categoria composto principalmente dai team, decisioni così non devono stupire più di tanto.

Nei giorni scorsi si era aperto più di uno spiraglio per la partecipazione al mondiale 2015 della Marussia (sotto il nome di Manor) una notizia accolta positivamente dall’ambiente. Parliamo, dopotutto, di un team che meriterebbe la categoria per il solo fatto di aver chiuso il mondiale in nona posizione, a quota due punti, davanti all’inguardabile Sauber del 2014 e alla pittoresca Caterham.

Ma l’impresa di Jules Bianchi non è bastata, troppi i debiti con i fornitori e la salvezza sarebbe passata da una semplice condizione: quella di correre nel 2015 con la monoposto 2014. Non una cosa esaltante, certo, ma quantomeno “comprensibile” – se non giusta – vista poi la sfortuna e gli eventi drammatici che hanno perseguitato la squadra anglo-russa.

Partecipare al mondiale 2014 sarebbe stato anche un modo per onorare Jules, ma molti team l’hanno pensata diversamente. Pare che il veto sia stato posto da Force India, Sauber, Lotus e Toro Rosso; e non è un caso che le prime tre vertano in forti problemi economici.

Cogliendo al volo l’assist dell’inopportunità di far girare in pista una monoposto vecchia e quindi per niente competitiva, le squadre hanno in realtà fatto palesemente il loro interesse, visto che i proventi dalla vendita dei diritti commerciali saranno distribuiti tra le scuderie in griglia nel 2015.

A confermarlo è stato Bernie Ecclestone e la notizia non deve stupire; d’altronde se a decidere le regole del gioco sono le squadre, è normale che queste facciano anche il loro interesse.

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