Dominio Mercedes: botta e risposta tra Horner e Wolff

Il team principal della Red Bull si lamenta del vantaggio abissale delle frecce d’argento, il suo omologo tedesco gli risponde per le rime. Temperature già alte…

Lauda Wolff Ecclestone Horner

Altro che F1 moscia e molliccia, nemmeno il tempo di ragionare sui risultati della prima gara è già è scoppiata nel paddock di Melbourne la prima polemica tra due dei team principal più autorevoli del Circus. Una diatriba che vede contrapposte due grandi realtà: Red Bull e Mercedes.

La miccia è stata accesa da Chris Horner che si è “lamentato” dello strapotere teutonico: “Quando dominavamo noi, e non disponevamo di questo vantaggio enorme sugli altri, la FIA è sempre intervenuta per riequilibrare la situazione: ricordo i doppi diffusori banditi, gli scarichi soffianti vietati, le regole sulle mappature del motore cambiate a stagione in corso (Horner si riferisce al 2012 e alla grande polemica sui vantaggi del diffusore soffiato Red Bull ndr). La FIA ha sempre agito così storicamente, anche quando i domini erano di McLaren Williams o Ferrari. Loro hanno sempre attuato una politica di livellamento delle prestazioni per evitare divari imbarazzanti. Non ce l’ho con Mercedes, hanno fatto un lavoro eccellente e hanno due grandi piloti, ma gare così sono un male per la F1, visto che si corre in pratica su più livelli…

Uno sfogo che è un po’ livore, un po’ rabbia (per quel motore che è poca roba) e un po’ – forse – invidia. Stupisce che ad entrare così, a gamba tesa, sia proprio il responsabile della squadra che tra il 2009-2013 ha tratto vantaggio e imperiture fortune dalle rivoluzioni regolamentari.

Non è un caso se Toto Wolff, solitamente posato e composto, si sia incavolato non poco per queste dichiarazioni, rispondendo in modo forte al collega in modo notevolmente energico:

“E’ assurdo stare in F1 e chiedere il livellamento di prestazioni piangendo dopo la prima gara, noi negli anni passati non ci siamo comportati così. Dovrebbero solo pensare a lavorare a testa bassa (ma l’ha detto in modo più colorito ndr) e migliorare. La FIA ha i sensori su ogni motore, studiassero i dati e provassero a risolvere i loro problemi”.

Va aggiunto, ad onor di cronaca, che Sergio Marchionne, intervistato su un’eventuale opportunità di cambiare le regole per limitare la Mercedes, aveva così risposto: “La Ferrari è una scuderia corretta, se cambieremo le regole lo faremo per il bene della F1, ma con il parere favorevole della Mercedes, altrimenti il nostro dovere è prenderli in pista”.

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