Bandiera a scacchi: BlogF1.it sospende le attività

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Nel giorno in cui la Formula Uno festeggia i 65 anni di storia, BlogF1.it è online con l’ultimo articolo della sua breve ma intensa storia, per salutare virtualmente tutti i lettori che nel corso di questi cinque anni ci hanno accompagnato quotidianamente in una delle avventure più belle che avremmo potuto vivere.

Di quei trecentomila lettori mensili, forse solo una decina conoscono bene la storia che si cela dietro questa community: la grande passione per le auto da corsa del sottoscritto mi ha spinto ad avvicinarmi a questo mondo prima come pilota, poi come blogger. Nel 2009 è andato online una prima versione del sito che aveva l’ambizioso obiettivo di diventare un punto di riferimento per chi volesse un’informazione completa e approfondita sulla F1. Insieme a me, nel corso di questi cinque anni, si sono unite grandi persone che – solo ed esclusivamente per passione – hanno dato il massimo per garantire a questo sito una crescita esponenziale. Negli anni, grazie a BlogF1.it, ho avuto modo di conoscere e apprezzare alcune belle personalità come che, come me, avevano la voglia di diffondere la cultura del motorsport: Luigi Mazzola, Rodi Basso, Gianni Morbidelli… vorrei ringraziarli pubblicamente per averci supportato nelle attività e aver creduto in questo progetto, oltre che aver riposto nella mia persona tanta fiducia.

Ma, come dice una nota canzone contemporanea, “per ogni applauso c’è sempre nascosto un vaffanculo dietro”. Così, al crescere della notorietà di questo sito e al coinvolgimento diretto nel Circus della Formula 1, sono arrivate anche le prime invidie, i primi cloni (e, alcuni, ci accusavano anche di copiare loro!), le prime scaramucce. In cinque anni, ne ho – e ne abbiamo – viste di cotte e di crude: giornalisti snob perché “gli rubi il lavoro”, fantomatici ingegneri che fondano le proprie competenze tecniche sul copia/incolla dai forum di tecnica d’oltremanica, lacchè d’ogni genere che per elemosinare il quarto d’ora di popolarità castrano le loro idee uniformandosi al pensiero di coloro che nel giro contano qualcosa. Anziché fare rete e dare una vera informazione sulla Formula 1, si è sempre preferito spalarsi letame a vicenda, salvo – per fortuna – qualche eccezione. Qui a BlogF1.it abbiamo tenuto duro fino all’ultimo, scrivendo ciò che pensavamo, riportando in maniera obiettiva i fatti, anche a costo di far arrabbiare certi egocentrici che hanno poi tentato di farci terra bruciata attorno. Brutto dirlo, ma ci siamo scontrati anche con queste realtà che, molto spesso, hanno contribuito a far venire meno la voglia di avere a che fare con certi essere umani.

Ma dei cinque anni di BlogF1.it è bene ricordare tutte le grandi esperienze vissute – in pista e fuori – che ci hanno reso protagonisti in un mondo veramente troppo chiuso e d’élite. Ma non solo: questo sito, e posso affermarlo con orgoglio, è stato un trampolino di lancio, oltre che per la mia attività professionale, per molti collaboratori che stanno facendo strada nelle redazioni dei più importanti riviste e siti web d’informazione legati al motorsport. E proprio agli uomini e alle donne di BlogF1.it voglio dire grazie, uno ad uno, per tutto il tempo dedicato: Mario Puca, Ilaria Della Pepa, Valentina Costa, Marco Di Marco, Simone Papa, Alessandro Crupi, Andrea Facchinetti, Antonino Rendina e Valentina Zuliani. Ma grazie anche a chi ha collaborato in passato, rendendo questo sito un bel posto dove discutere di F1: Diletta Colombo, Giacomo Rauli, Alessandro Bucci, Andrea Carrato, Saul Barrera, Diego Mandolfo, Marcello Gentile, Valeria Mezzanotte e Alessandro Marzorati.

La decisione di chiudere BlogF1.it, posso garantirvelo, è sofferta. Ma non ci interessa far vivacchiare il sito senza riuscire a continuare a raccontare la F1 come merita. Preferiamo, dunque, chiudere con dignità e ancora con il sorriso stampanto sul volto, ricordando le tante emozioni di questi intensi cinque anni.

Si chiude perché, inutile negarlo, c’è anche una questione di sostenibilità economica da affrontare, che spesso dall’esterno non si riesce a comprendere. Su questo argomento si potrebbe parlare per ore e tirarne fuori un libro sulla web economy per gli editori indipendenti. Ma non è certo questa la sede per farlo. Lì fuori, per ogni membro della redazione di BlogF1.it, c’è una vita da portare avanti. E continuare a farlo con BlogF1 ci costringeva a rinunciare alle nostre vite per un lavoro a tempo pieno non retribuito. E se state pensando alla possibile soluzione per rendere il tutto economicamente sostenibile… beh, sappiate che abbiamo battuto davvero tutte le strade, con alti e bassi. Avremmo potuto vivere nella mediocrità, ma saremmo venuti meno ai nostri valori.

E’ giunto il momento di prendere consapevolezza della situazione e smetterla di andare avanti per inerzia, passando sotto quella bandiera a scacchi che per noi sta già sventolando. E’ stata una grande, magnifica prova di professionalità, serietà e – soprattutto – umanità. Nel nostro cuore, nel mio cuore, BlogF1.it sarà sempre qualcosa di meraviglioso che non potrò mai dimenticare. Spero che, almeno un po’, lo sia stato anche per tutti voi.

Un caro saluto a tutti.

Davide Reinato

P.s.: visto il gran numero di persone desiderose di continuare le giornaliere chiacchierate sulla F1 con la stessa passione di sempre, è stato creato un gruppo su Facebook raggiungibile a questo link: https://www.facebook.com/groups/amicidiblogf1//

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