Bollo auto storiche: quanto si paga?

Le differenze tra le auto di 20 e 30 anni

Sapevi che c’è una riduzione e un’esenzione totale sul bollo auto per le vetture storiche, iscritte a specifici registri? Ecco qualche consiglio che ti può permettere di risparmiare diverse centinaia di euro all’anno.

Secondo la legge italiana, i veicoli con più di 30 anni sono esenti dal pagamento del bollo auto, mentre i veicoli con più di 20 anni possono beneficiare di una riduzione. In tutta Italia, alcune amministrazioni locali estendono leggermente il numero di persone che possono beneficiare della riduzione. Ad esempio, includendo i veicoli iscritti a determinati registri storici. D’altra parte, vorremmo riassumere i dati sul bollo auto storico.

Auto di 30 anni, esenzione totale dal bollo

In Italia, i veicoli a motore sono esenti dal pagamento della tassa automobilistica dal momento in cui compiono 30 anni (cioè dal momento in cui sono stati costruiti, che di solito coincide con l’anno di prima immatricolazione, in Italia o in altri Stati). Come ad esempio quelle destinate al servizio pubblico dalla piazza, al noleggio da un’autofficina o alla scuola guida. Non è necessario notificare o immatricolare i veicoli a motore, né è necessaria la registrazione storica.

Auto di 20 anni, riduzione del 50%

Nel 2015, la Legge di Stabilità ha azzerato l’importo dell’imposta di bollo per i veicoli di interesse storico e collezionistico con età di immatricolazione compresa tra i 20 e i 29 anni. Fortunatamente, la Legge di Bilancio 2019 ha parzialmente affrontato la questione, riducendo al 50% l’importo dell’imposta di bollo sui veicoli di interesse storico e collezionistico con un’età di immatricolazione compresa tra i 20 e i 29 anni, se in possesso di un certificato ASI di rilevanza storica. Ogni veicolo deve essere certificato come storico indicandolo sulla carta di circolazione o sul documento unico. Pagando l’imposta di bollo, si dovrebbe ricevere una copia della carta di circolazione che conferma la storicità dell’auto.

Bollo auto storiche, regione per regione

In base alla regione in cui ha la residenza il proprietario del veicolo, la tassa sulle auto storiche può cambiare. Riassumiamo, quindi, per una maggiore chiarezza:

Dai 20 ai 29 anni, pagano il bollo intero (senza riduzioni) nelle seguenti regioni: Abruzzo, Calabria, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Provincia Autonoma Trento, Umbria, Valle d’Aosta. Possono invece godere di particolari agevolazioni e riduzioni gli automobilisti di: Basilicata, Provincia Autonoma di Bolzano, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Toscana e Veneto.

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