F150: Montezemolo, Domenicali e i piloti

Fiducia tanta, unita alla consapevolezza di aver lavorato bene in attesa del responso della pista. Ecco quanto emerge dalle dicharazioni del team principal Stefano Domenicali, del Presidente Montezemolo e dei piloti titolari del Cavallino a margine della presentazione della fiammante F150.

Il grande impegno profuso nella creazione della F150 esalta Stefano Domenicali che si sbilancia “L’urlo che ci è rimasto in gola ad Abu Dhabi vogliamo riprendercelo con gli interessi. Quello che posso promettervi è la nostra voglia di fare bene. Abbiamo un obiettivo unico, talmente unico che non lo nomino nemmeno: dobbiamo solo raggiungerlo».

Il presidente Montezemolo parla a tutto campo, dal Tricolore sull’ala posteriore fino alle sue idee, sempre chiare, sul futuro della Formula 1 “Il tricolore posizionato sull’ala posteriore è un messaggio forte in onore dei 150 anni dell’Italia, un simbolo di unità  che proviene dalla nostra terra in un momento in cui il Paese è un po’ un tutto contro tutti. Macchina brutta o bella non importa, diceva Enzo Ferrari che una macchina è bella quando vince e noi siamo d’accordo. Dal ’97 lottiamo sempre ai vertici, l’imperativo è vincere ma corriamo anche contro altre squadre in un campionato difficile, non è facile vincere sempre. Ho visto gli uomini del team lavorare duramente, sono sicuri che raccoglieremo i frutti di tanta fatica anche se il regolamento è un po’ piatto. I rapporti con la Federazione sono ottimi, l’ambiente è costruttivo ma per i prossimi anni vanno rivisti alcuni punti, in primis noi vogliamo allenarci come in ogni altro sport e poi l’aerodinamica dovrebbe contare di meno perchè noi siamo costruttori di macchine non di missili o satelliti. Il Kers è una cosa positiva perchè fornisce degli spunti ottimi per il futuro delle macchine di serie, noi vogliamo portare l’esperienza tecnologica della F1 su strada e per questo ci vuole una categoria ampiamente tecnologica ed estrema. Per il futuro mi auguro un regolamento stabile e un ritorno della F1 alla sua giusta dimensione , spettacolo si ma anche tanta ricerca tecnologia, una categoria dove può  cimentarsi soltanto chi ne ha le potenzialità, altrimenti c’è la Gp2. Come nel calcio, anche nell’automobilismo devono esistere i veritici .  Una F1  del futuro competitiva e tecnologica con la possibilità di effettuare i test privati e senza limiti regolamentari all’inventiva dei tecnici, ma soprattutto iniziare a vincere quest’anno  per l’Italia, questo il messaggio di Montezemolo.

Dopo Montezemolo, la parola passa a Fernando Alonso e Felipe Massa, i piloti sui quali sono riposte le tante aspettative dei tifosi per la stagione che verrà. L’asturiano infiamma la platea “La motivazione è al massimo, da 1 a 10 è 10 e anche la professionalità, siamo più pronti che mai per la sfida” Poi ammette ai microfoni Rai “Nessuna sorpresa oggi, la macchina l’ho vista nascere passo dopo passo durante l’inverno. Bisognerà lavorare molto su ala posteriore, Kers ma soprattutto sulle nuove Pirelli. Attendiamo Valencia pieni di speranza, io e Felipe collaboreremo durante i test come se fossimo un solo pilota”

Tocca poi al brasiliano chiudere “Il muso alto ci serve per generare più carico aerodinamico, è lì che abbiamo lavorato per migliorarci. Io sono tranquillo, ho avuto un anno difficile ma ora non vedo l’ora di cominciare, il 2011 sarà un anno bellissimo. Il volante è pieno di pulsanti tra Kers e ala mobile ma ormai siamo abituati, è il nostro lavoro da tanti anni”.

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