Nuova Ferrari 2013, il progetto 664 supera i crash test

La nuova Ferrari 2013 ha già superato i crash test al CSI di Bollate. Tra Maranello e Colonia, ci si concentra su retrotreno e fiancate per sferrare l’attacco alla Red Bull.

alonso-stati-uniti-2012Per conoscere molte delle novità in cantiere alla a Maranello, bisognerà attendere il classico appuntamento con Wrooom, a Madonna di Campiglio. Sarà durante questo evento che conosceremo tutte le novità per la Ferrari 2013: dai tanto chiacchierati cambiamenti nell’organizzazione del Cavallino, fino alla data di presentazione ufficiale della nuova vettura.

Come ogni anno, intorno alla nuova monoposto della Scuderia, c’è una grande attenzione mediatica che fa contestualmente crescere l’attesa dei tifosi, in crisi d’astinenza di corse. Per via delle quasi invariate regole tecniche del 2013, il progetto Ferrari contrassegnato dal numero 664 sarà un naturale sviluppo di quello di quest’anno. Dal punto di vista del telaio non ci saranno grosse novità, pertanto anche i crash test sono anche meno complessi da sostenere. Nello specifico, la Ferrari 2013 ha già superato le prove previste presso il Centro Sicurezza Italiano di Bollate e, pertanto, ha ottenuto l’omologazione della FIA. Questa – lo ricordiamo – è ormai necessaria anche per partecipare alle sessioni di test collettivi, che inizieranno a Jerez il prossimo 5 febbraio.

Gran parte del lavoro della F2013 (potrebbe chiamarsi così) è stato spostato a Colonia, nella galleria del vento della Toyota. Anche per questo il primo esemplare della vettura sarà pronto solamente per fine gennaio e, stando alle indiscrezioni, potrebbe essere presentato a Maranello il 2 febbraio. Dopo uno shakedown a Fiorano – meteo permettendo – la vettura sarà spedita a Jerez. Come sarà la nuova Ferrari? Per adesso, si sa solamente che è rossa. Battutacce a parte, con i regolamenti simili a quelli del 2012, le aree di intervento si restringono. Così come tutte le altre squadre, anche la Ferrari concentrerà quindi gli sforzi su fiancate e retrotreno.

Il leitmotiv della prossima stagione vedrà ancora il famigerato effetto Coanda come protagonista. Dopo aver “sbagliato” la posizione degli scarichi sulla F2012, anche a Maranello hanno scelto di indirizzare i flussi seguendo lo stile della Red Bull, nonostante in quella fase del campionato fosse impossibile replicarne esattamente i risultati. Per fare in modo che i flussi seguano perfettamente il profilo della carrozzeria, infatti, bisogna che le fiancate siano progettate specificatamente per questo, utilizzando forme proiettate verso il basso. Farlo sulla F2012 a stagione in corso era  impensabile. Il problema principale, infatti, era individuabile nella posizione dei radiatori, ossia gli elementi che influiscono maggiormente nella forma delle pance laterali. Sulla Ferrari F2012 erano in posizione verticale, mentre sulla Red Bull inclinati. Questione di ingombri, insomma: per cambiare le fiancate, bisogna praticamente rifare metà monoposto. La soluzione usata dal Canada in poi, però, è stata un ottimo compromesso. E’ ovvio che in Ferrari hanno l’intenzione di lavorare ora sullo stesso principio, cercando di sfruttare pienamente il concetto dell’effetto Coanda e creare quel famoso “sigillo” al posteriore, incanalando sapientemente l’aria calda verso il diffusore.

Un’altra delle novità fortemente accreditata sulla nuova F2013 dovrebbe essere la sospensione posteriore carenata, già vista sulla RB8. Si tratta di un’idea di Newey del ’94, ma rivisitata in chiave moderna. Comprende il triangolo inferiore ed il tirante della convergenza, posizionati più in alto, proprio all’altezza del semiasse. Sulla F2012 si era già vista una cosa simile, ma rimanevano scoperti gli attacchi posteriori, perché per coprirli si sarebbe arrivati a montare un profilo ad una incidenza non consentita. I bracci delle sospensioni, infatti, possono essere carenati solo se si mantiene il rapporto 3,5:1 fra la larghezza e l’altezza, ossia tra corda e spessore. Inoltre, il profilo alare deve essere necessariamente neutro, ossia non deve creare carico aerodinamico, ma può servire a deviare il flusso d’aria verso la zona del diffusore.

Della nuova vettura se ne parlerà a lungo e gli appassionati sono già pronti, calendario alla mano, a fare un countdown verso i primi test. Dopotutto, mancano solo una trentina di giorni e poi la stagione entrerà ufficialmente nel vivo…

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