Kubica: condizioni incoraggianti. Smentite le false notizie

Certa gente, pur di far notizia, arriverebbe a vendersi anche l’anima. Nei giorni scorsi, dalla TV polacca, tuonava una presunta frase che avrebbe pronunciato la fidanzata di Robert Kubica, secondo la quale le condizioni del pilota sarebbero peggiorate, sia dal punto di vista fisico, che da quello psicologico.

Oggi è finalmente arrivata una smentita ufficiale di certi voci. La Lotus Renault ha rilasciato un comunicato stampa che rassicura sulle condizioni fisiche del ventiseienne polacco: “Le condizioni rimangono positive. Robert è ricoverato nel reparto di terapia intensiva, in attesa dell’intervento al gomito previsto per mercoledì 16 febbraio”.

A confermare le false voci sulle condizioni di Kubica, ci ha pensato anche Rubens Barrichello. Il brasiliano ha avuto modo di parlargli nella giornata di lunedì e su Twitter ha scritto: “Ringrazio Dio che sta bene. Ero così felice!”. Ultimo, ma non per importanza, è stato il comunicato dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure che recita: “Le sue condizioni generali sono abbastanza soddisfacenti per permettergli di sottoporsi all’ultimo intervento, mercoledì”. I medici del Santa Corona hanno optato per lasciare Kubica in terapia intensiva solamente per una questione di “comodità”, dato la vicinanza della nuova operazione.

E già si pensa alla riabilitazione: secondo Daniel Morelli, manager del pilota polacco, questa avverrà direttamente in Italia. Oggi Morelli ha incontrato il personale medico per valutare la situazione: “Abbiamo bisogno di massima attenzione e credo che avremo avanti qui, perché non vediamo soluzioni migliori. L’ospedale non ha certo bisogno della nostra promozione. Ritengo che, alla luce della situazione, è la decisione più giusta per Robert rimanere in costante contatto con gli specialisti che lo hanno operato, specialmente per la riabilitazione”.

Morelli ha anche espresso il suo rammarico per le false notizie circolate: “Mi spiace per quanto è successo, l’informazione era assolutamente infondata. Il quadro clinico e psicologico di Robert è incoraggiante”.

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