McLaren, segnali di risveglio: Button 6°, Perez 8°

La scuderia di Woking esce dal Nurburgring con entrambi i piloti a punti, con un po’ di fiducia in più e con dodici lunghezze guadagnate sulla Force India.

Jenson Button in actionEra da Barcellona che la McLaren non concludeva la gara con entrambi i suoi alfieri in top ten. Al Nurburgring la gloriosa scuderia inglese ha dato cenni di vita, dopo due appuntamenti da dimenticare.

Partiti in nona e tredicesima piazza, Jenson Button e Sergio Perez hanno chiuso rispettivamente 6° e 8° una corsa tiratissima.

Il Ring è un derby che inizia al primo giro e si chiude al cinquantesimo; è subito uno scatenato Perez che infila JB sfruttando nelle prime tornate la gomma più tenera. Jenson, partito con gomme medie, va lungo con la strategia scegliendo le due soste.

Gentile con le gomme, il driver britannico riesce con tenacia ad arrampicarsi fino al podio, riportando la sua McLaren in quelle posizioni nobili che mancano da un po’. Poco provvidenziale risulta l’ingresso della safety car, che distrugge la tattica di Button.

L’inglese si rimbocca le maniche e cede soltanto negli ultimi giri la quinta piazza all’ex compagno di team Lewis Hamilton, non prima di aver regolato Perez in un bel duello interno:

“Ci sono un sacco di lati positivi nella gara di oggi. Siamo tornati ad essere abbastanza veloce, è stato bello lottare con la Mercedes. E anche i punti raccolti sono molto importanti per la squadra. Forse se i piloti della Caterham avessero rispettato le bandiere blu esposte, avrei potuto difendermi meglio contro Hamilton. Spero che la McLaren non debba rimpiangere a fine stagione i due punti persi per colpa dei doppiati. Anche la Safety car mi ha rovinato la strategia, nonostante questo parliamo di un sesto posto, di buoni punti e di una macchina molto migliorata. E’ stata una giornata positiva per il team, dobbiamo essere soddisfatti per non aver commesso alcun errore durante il fine settimana e per aver raccolto un buon risultato”.

Di buon umore anche Perez, la cui gara, come quella del compagno, si è svolta su una tattica di due pit. Diversa però la tempistica. Mentre Jenson ha allungato il primo stint, Perez è partito a fionda con le morbide, per poi percorrere ben trentasei giri con le mescole dure dopo la sua seconda e ultima sosta:

“Dobbiamo essere felici perchè la vettura oggi ha risposto bene. Sia come velocità che come degrado delle mescole. E’ stato importante poter tornare a lottare con quelli davanti. Dopo la safety ho passato trenta giri a dover pensare sia a gestire le gomme che a non farmi passare da quelli dietro. Non è stato facile”.

Con i dodici punti raccolti in Germania dai suoi piloti, la McLaren rimane al sesto posto in classifica, ma ha dimezzato lo svantaggio dalla Force India. Il quinto posto Costruttori resta l’obiettivo minimo per un team abituato a ben altri traguardi.

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