Gli sponsor alcolici potrebbero essere presto vietati

Dall’Inghilterra la proposta di vietare le sponsorizzazioni di prodotti alcolici nelle manifestazioni sportive, compresa la Formula 1. Sarà la stessa storia già vista con il tabacco?

williams-martini-racingC’erano una volta in Formula 1 delle monoposto brandizzate da noti marchi di sigarette. Ogni multinazionale del tabacco, pur di comparire sulle monoposto più  veloci e affascinanti al mondo, era disposta a pagare centinaia di milioni. Fin quando, poi, la musica è cambiata: le sempre più stringenti leggi sulla pubblicità delle sigarette hanno portato alla loro conseguente scomparsa dal Circus.

La stessa sorte potrebbe toccare le sponsorizzazioni di alcolici nello sport. La British Medical Association e il Comitato per la Salute della Camera dei Comuni inglese sono pronte a schierarsi contro le sponsorizzazioni sportive da parte di aziende che producono alcolici. Un po’ come venne fatto in Francia a partire dal 1991, quando si vietò qualsiasi pubblicità di tabacco e alcoli in televisione, al cinema o durante le manifestazioni sportive.

La Commissione Europea è intenzionata a lanciare l’Alcohol Strategy, a causa della dilagante moda dell’alcolismo in età giovanile. Si tratta di una azione che tenterà di regolamentare la presenza dei marchi alcolici nello sport. E se ciò andasse in porto, le ricadute sulla Formula 1 sarebbero forti. Basti pensare alla Williams e al suo title sponsor Martini, piuttosto che la Force India che ha da poco lanciato la collaborazione con Smirnoff, per capire quanto i destini di queste squadre siano incrociati.

Un portavoce della European Sponsorship Association ha dichiarato: “La sponsorizzazione di alcolici nel motorsport dovrebbe essere curata con attenzione e, in alcuni casi, dovrebbero essere fatti passare anche dei messaggi sul bere responsabilmente”. Un po’ come avviene negli spot TV, secondo l’ESA andrebbero posti in bella vista dei messaggi in stile “Bevi Responsabilmente”.  Ma poi, servirebbe davvero a qualcosa?

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