GP Singapore: i precedenti

Prende il via sul circuito di Marina Bay la fase finale del campionato 2010: il GP di Singapore infatti è la prima di 5 tappe extraeuropee che chiuderanno il mondiale. Entrata a far parte del calendario nel 2008, la corsa singaporiana è stata la prima della storia ad essersi disputata di notte ed è l’unica gara del campionato ad essere considerata come “nigth race”. Riviviamo, come di consueto, le prime due edizioni del GP singaporiano.

2008 – La prima Pole “artificiale” è di Felipe Massa, che grazie ad uno strepitoso ultimo tentativo, conquista la prima fila accanto ad Hamilton. Alla partenza tutto liscio, con il brasiliano che mantiene la leadership davanti all’inglese. Sembra una gara destinata al dominio di Massa ma, correndo su un circuito cittadino, l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. E così al 13° giro Piquet Jr. va a sbattere, facendo entrare di conseguenza la SC. Tutti rientrano ai box e nella confusione generale Massa riparte con il bocchettone della benzina attaccato. Dopo essere stato superato da tutti e aver percorso tutta la pit lane (si prenderà anche un DT per “unsafe release”), i meccanici Ferrari riescono a far ripartire Felipe, ma la sua gara è ormai segnata. Al comando c’è Rosberg, il quale ha però rifornito con la pit lane chiusa (come Kubica): DT e 1° posizione ceduta ad Alonso. L’asturiano, ironia della sorte, deve ringraziare il crash del suo compagno per essersi ritrovato 1°. Alonso comanda quindi davanti a Rosberg, Hamilton, Glock e Raikkonen. A 12 giri dalla fine rientra la SC per l’incidente di Sutil, andato a sbattere per evitare Massa in testacoda. Conclude contro il muro anche Raikkonen qualche giro dopo e così Alonso va a vincere la prima gara stagionale davanti a Rosberg e a Hamilton. 5° Vettel, 9° Button, 11° Kubica, 13° Massa mentre Webber si ritira.

Dopo essere stato licenziato dalla Renault (ovvero dopo il GP d’Ungheria 2009), Piquet confessa di aver provocato volontariamente, su ordine del team, l’incidente al GP di Singapore 2008 per favorire il compagno Alonso. Quella che sembrava essere solo una strana coincidenza inizia a prendere delle clamorose spiegazioni: Alonso, partito solo 15°, aveva già rifornito al momento del crash, con la conseguenza di ritrovarsi nelle primissime posizioni grazie al pit stop degli avversari. La FIA decide di aprire un’inchiesta dopo che lo stesso Piquet confessa altri particolari dell’accaduto, garantendo di fatto l’immunità al pilota. Il 21 Settembre 2009, in occasione del Consiglio Mondiale, la FIA emana la condanna: 2 anni di squalifica con la condizionale per la Renault, radiazione dal mondo della F1 per Briatore (ma questa sentenza verrà annullata nel gennaio 2010) e 5 anni di squalifica per Pat Symonds. Nessun cambiamento invece alla classifica finale del GP di Singapore: la vittoria resta ad Alonso.

2009 – Terza Pole stagionale per Lewis Hamilton davanti a Vettel e Rosberg. L’inglese scatta bene e mantiene la testa, mentre Rosberg riesce a superare Vettel. I primi 3 scappano via, ma Rosberg  si gioca la possibilità di vittoria calpestando la riga bianca in uscita dai box: si prenderà un DT e concluderà 13°. La lotta è quindi ristretta ad Hamilton e Vettel, mentre Button e Barrichello cercano di recuperare posizioni dopo una pessima qualifica. Al giro 21 entra la SC per un contatto tra Heidfeld e Sutil. Entrano tutti ai box e stavolta è Alguersuari a ripartire con il bocchettone attaccato alla vettura. Le prime posizioni non cambiano, con Hamilton davanti a Vettel e Glock. Al secondo valzer di pit stop, Vettel rientra ai box superando il limite di velocità: anche lui si prende un DT perdendo la possibilità di attaccare Hamilton. Button riesce a sopravanzare Barrichello in 5° posizione, mentre Webber finisce contro le protezioni per un problema ai freni. Sul traguardo Hamilton precede Glock, Alonso e Vettel, centrando la seconda vittoria stagionale. Ancora male le Ferrari: Raikkonen solo 10° mentre Fisichella termina 13°.

Ecco un video riassuntivo di queste due gare:

ALBO D’ORO

2008 – F. Alonso (Renault)
2009 – L. Hamilton (McLaren-Mercedes)

Lascia un commento