La McLaren convince. Buona la prima

Non vince, ma convince. E’ questa la frase che sicuramente riassume in pochissime parole l’ottimo risultato della McLaren, la quale lascia il circuito di Melbourne con un ottimo secondo posto di Hamilton e un comunque utile sesto posto di Button. Ma più del podio e dei punti, a far sorridere il team di Woking sono le prestazioni della Mp4-26.

Un pò tutti una settimana fa, piloti e addetti ai lavori compresi, nutrivano molti dubbi sull’ambizioso progetto firmato Lowe; la vettura era indiscutibilmente rivoluzionaria ma i test non avevano dato merito al progetto, relegando la monoposto inglese addirittura al ruolo di comprimaria, quanto meno in questa prima fase della stagione. In Australia la rivoluzione, con le soluzioni più estreme momentaneamente accantonate in favore di soluzioni già collaudate e sicure, ed ecco che la McLaren si impone in pista come seconda forza mondiale. Certamente la Red Bull è lontanissima (Vettel non ha neppure provato ad utilizzare il kers…), ma la McLaren ora sa di avere la seconda monoposto migliore del gruppo. Soprattutto, sa di avere l’affidabilità che le era mancata nei test.

Sia Hamilton che Button hanno svolto un ottimo lavoro. Hamilton partiva dalla seconda posizione al via ed è riuscito a conservarla sino al traguardo, nonostante un problema al fondo della vettura, ulteriormente danneggiato in un’uscita di pista nella seconda metà di gara. Il pilota inglese si è fermato solo due volte, a testimonianza che la vettura è stata docile con le gomme:

La seconda posizione è un grande risultato – esclama gioioso Hamilton in conferenza. L’auto era fantastica, molto buona da guidare e sono riuscito a tenere sotto controllo gli pneumatici per tutta la corsa. Riuscire a pressare Sebastian già dalla prima gara è davvero molto incoraggiante. Penso che oggi eravamo abbastanza competitivi da lottare per la vittoria. Se non fosse stato per la partenza difficile avremmo potuto lottare per la vittoria, quindi penso che dobbiamo essere contenti.  Non so cosa sia successo al fondo della vettura ma non mi ha dato troppi guai. Dopo la corsa ho visto che era molto danneggiato. Ero soddisfatto di aver portato la macchina al traguardo. E’ stata una delle corse più facili a cui abbia mai partecipato. Sono venuto qui più preparato che mai ed ora guardo alla Malesia, che probabilmente sarà la corsa più dura dell’anno. Inoltre sono impaziente di vedere come migliorerà la monoposto. Gli ingegneri sanno dove lavorare e penso che a Sepang potremo lottare per la vittoria.

Più rocambolesca la gara di Jenson Button. Dopo una partenza non proprio perfetta, si è trovato a duellare con un acerrimo Massa. Il pilota inglese era sicuramente più veloce del brasiliano ma per superarlo ha dovuto tagliare parte di una chicane, manovra che gli è costata un drive through. Nel finale si è trovato di nuovo negli scarichi della Ferrari di Felipe ma è riuscito, sfruttando ala mobile e kers, a scavalcare il brasiliano della Ferrari senza troppi problemi:

Sono partito bene ma sono stato sorpreso da Petrov che è partito meglio e mi ha portato all’esterno. Poi sono rimasto bloccato dietro Felipe e quello è stato il momento più difficile della corsa perchè era lento e difficile da sorpassare. Ci ha rallentati tutti parecchio. Ho provato a passarlo alla curva 11; ero avanti prima della curva ma è entrato deciso e mi ha spinto all’esterno, facendomi uscire dalla traiettoria. Dopo la penalità ho dovuto ricominciare daccapo; è stato divertente ma anche frustrante. Ho cercato di ottenere il meglio che potevo oggi ma Lewis ha fatto davvero un ottimo lavoro. Dovremmo essere molto soddisfatti del nostro passo comunque. Avremo delle novità per la prossima corsa ma la macchina è ancora al debutto e possiamo migliorare moltissimo. Siamo molto soddisfatti di questo fine settimana, speravo solo di andar via con qualche punto in più.

Sprizza ottimismo da tutti i pori Martin Whitmarsh, estremamente soddisfatto del risultato ottenuto:

Sono sicuro che senza la penalità, Button sarebbe stato sul podio a spruzzare champagne con Vettel e Lewis, ma considerando dove eravamo due settimane fa, andare via da Melbourne con ben 26 punti è un risultato più che accettabile. La cosa più importante è che abbiamo un’ottima base su cui lavorare e competere per il campionato del mondo.

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